Recensione di   Balkan Castevet Balkan Castevet

You'll Never Find Me

(Film, 2024)

Esordio per la coppia Josiah Allen e Indiana Bell che dirigono un film ambientato quasi interamente all'interno della casa di Patrick, tra atmosfere claustrofobiche, momenti angoscianti dove durante una tempesta riceverà la visita di una donna che chiede aiuto.
Il film è diretto molto bene, è pregno di momenti tesi ed intensi, molto si incentra nel mostrare la diffidenza che hanno i due reciprocamente, domande e risposte, i non detti con una messa in scena che accompagna benissimo il tutto.
Il mistero, instaurare dubbi nei e tra i personaggi, è ottimo il come la regia dona intensità a singoli momenti “quotidiani” come il preparare una zuppa, versare da bere, asciugare una maglia; questo oltre ad aumentare la tensione nel gioco del dosaggio dei tempi, pone dei dubbi nello spettatore se quel cibo e bevanda siano avvelenati o no.

A rimarcare il tutto i due personaggi si sfideranno in una partita a Dubito.
La fotografia è perennemente cupa, il tutto sembra quasi essere un girone infernale da cui è impossibile uscire, al di fuori c'è una tempesta fortissima e all'interno l'atmosfera è angosciante.

Ci sono movimenti di macchina per alimentare la tensione, molto interessanti quelli sul soffitto ma anche quelli intorno alla casa che mostrano i flash dalle finestre dei lampi, così come non mancheranno i lenti movimenti per accompagnare le scene più tese quando c'è da andare per i corridoi.
Inoltre tali movimenti di macchina creano una sorta di perimetro della casa di Patrick che raffigura la sua mente, il suo inferno.

Ottimo il creare l'alone di mistero nell'angolo oscuro della casa, la ragazza intravede delle tende, l'angolo è sempre dark, avvolto dal nero creando ottimi chiaro-scuri.

Durante il film vengono mostrati indizi, dei flashback, è un film dove lo spettatore può farsi delle teorie mentre lo guarda.
Sono molte le scene impattanti, i piccoli piano-sequenza, la carica visiva e d'intensità è sempre elevata.
Nel terzo atto, quando il mistero si andrà svelando il film mostra anche della follia, che raffigura la mente di Patrick la fotografia che tende sempre al cupo va anche su colori pop, i rossi e i blu che narrativamente hanno il loro senso e abbelliscono la messa in scena sempre in chiave di atmosfera.
La scena della ragazza che attraversa lentamente il corridoio con i colori che vanno dal rosso al verde, quasi ricordando Suspiria, è bellissima, ma in generale di momenti ben gestiti ce ne sono diversi ed anche la composizione delle inquadratura mostra un buona mano e qualità.
La scena dove Patrick è in piedi mentre la ragazza è sotto il tavolo, la regia inquadra le gambe di Patrick nell'oscurità dove però i flash dei lampi fuori creano l'effetto chiaro-scuro nel mentre la ragazza è rannicchiata, si nota proprio una cura per la creazione dei quadri e per la messa in scena.
Anche i movimenti di macchina a costruire il piano sequenza mentre la ragazza tenta di liberarsi, di momenti interessanti ce ne sono diversi.
I misteri saranno svelati, anche il temporale avrà il suo collegamento il film diventa anche a tema vendetta.
Forse si, alcune scelte nel terzo atto possono far storcere il naso, potenzialmente si va un po' a cozzare con quanto creato prima ma comunque il livello qualitativo rimane elevato e viene mostrata la paranoia di Patrick, personaggio che si intuisce anche essere stato vittima di abusi.

E' un film d'esordio, la coppia alla regia si nota voglia mettersi in mostra, come scritti ci sono tanti movimenti di macchina, si cerca di dare intensità un po' ovunque, nel terzo atto ci sono momenti anche raimiani tra violenza, sangue mostrato, inquadrature che si inclinano e i tipici movimenti che ricordano Evil Dead.
La qualità visiva rimane comunque sempre buona, quello che colpisce è proprio l'intensità, l'atmosfera angosciate ed anche la costruzione delle inquadrature che la coppia alla regia riescono a mostrare.

Dunque un esordio interessante, un film che inoltre non punta mai sui jump scare ma anzi, gioca con gli stilemi, con i tempi da jump scare senza utilizzarli, puntando adi alimentare la tensione.

Josiah Allen e Indiana Bell sono da tenere d'occhio, già da subito mostrano qualità.