The Iron Claw è un film sulle ossessioni, sul come le volontà, i desideri di un padre, la sua educazione si riflette sui figli e dunque sulla famiglia.

Sea Durkin mette in scena la storia vera della famiglia di wrestler Von Erich dove il padre Fritz non riuscendo a diventare campione del mondo vuole ad ogni costo che i figli arrivino ad ottenere tale titolo come fosse un'ossessione per lui e di fatto vivendo tramite i figli senza che questi invece possano vivere la loro vita.
I quatto fratelli sono sfaccettati, Kevin, il più grande, è probabilmente il più appassionato al wrestling, si allena costantemente, cura il fisico in modo genuino ma proprio a causa del suo “rispetto” verso il sistema, non fa mai nulla fuori dalle righe pian piano perderà appeal verso la federazione anche perchè Kevin non è portato al microfono ed un wrestler deve anche saper parlare, recitare.

David è il fratello più portato al microfono, sa prendere l'iniziativa ed anche Kerry dopo che abbandonerà la disciplina olimpica, dedicandosi dunque al wrestling, avrà maggiore appeal, è uno presente e protagonista nelle feste.

Mike invece è senza dubbio quello meno “sportivo” dei quattro fratelli, adora la musica, vorrebbe fare il musicista ma anche per lui il destino riserverà altro, anche lui per volontà del padre dovrà dedicarsi al wrestling.

La regia di Durkin innanzitutto gestisce bene le scene sul ring, le mosse sono ben eseguite, non ci sono troppi stacchi di montaggio e dunque risultano chiari e godibli. E' una regia che rimane molto sui personaggi ma sa anche compiere delle scelte significative in determinati momenti.
Durante lo scontro, non valido per il titolo, tra Kevin e l'attuale campione del mondo, match che serve per testare le qualità di Kevin, quando quest'ultimo subirà una dura mossa fuori dal ring la regia inquadra Fritz, il suo disappunto, la presa di coscienza che lo farà inizierà a puntare sugli altri fratelli.
Il film riesce a far comprendere alcune dinamiche del wrestling, Kevin che fatica a fare lo spot mentre David che proprio durante lo scontro tra Kevin e il campione del mondo prende il microfono e la parola.
Questo concetto sarà piuttosto cardine nel film, Kevin è un atleta ma non risulta, per la federazione, un ottimo performer, non solo per i problemi al microfono ma ad esempio si lamenterà che la mossa subita fuori dal ring non era stata accordata tra i due; la scena del testa a croce per decidere chi dei fratelli andrà a sfidare il campione del mondo, in quell'occasione Ric Flair, Kevin si farà andare bene tale scelta.
Quando riuscirà ad avere il match contro Ric Flair, la sua passione per il wrestling, visto tutto quello che sta accadendo ai fratelli, le tragedie, andrà scemando e per la rabbia andrà fuori dagli schemi e dal copione dello scontro e paradossalmente riceverà i complimenti di Flair e questo per lui sarà un po' la goccia che farà traboccare il vaso, Kevin non appartiene a quel mondo.

Tornando alla regia, è significativa l'inquadratura dall'altro quando Kevin, David e Kerry sono in camerino con il padre che sopraggiunge a dare la notizia dell'imminente match titolato, inquadratura dall'alto che simboleggia la forza del destino che incombe sulla famiglia.
Ecco dunque gli stacchi di montaggio, le inquadrature sull'albero soleggiante, questo che di base simboleggia la vita, Durkin lo inquadra nei momenti di morte.

Il match titolato di Kerry contro Flair sarà visto a distanza, dal punto di vista di Doris, moglie di Fritz che ormai vede letteralmente fantasmi. Questa scelta è per enfatizzare la parte tragica, scegliendo di non soffermarsi, non mostrare il momento glorioso.
I toni scuri dati dal funerale, qui Fritz nonostante la tragica perdita parlerà lo stesso del match titolato con la già citata seguente scena del lancio della moneta.
Sull'oscurità, l'orizzonte che diventa scuro per Kerry mentre guida la moto fa presagire il suo destino; così come la camminata di Mike in notturna.
Tutto ciò, le tragedie, il destino, la maledizione che pare incombere sulla famiglia Von Erich è perchè il padre Fritz vuole a tutti i costi portare il titolo massimo in famiglia, forzando l'educazione, i modi e in questo i figli non riescono a discostarsi dal padre, gli credono, vogliono farlo contento, anzi ci saranno anche dei conflitti tra i fratelli proprio su chi debba ricevere più attenzioni dal padre.
Essendo la storia di quattro fratelli non tutti i momenti sono abbondantemente esplorati, la sopracitata sequenza del match di Kerry visto dal punto di vista di Doris da casa, la scelta è chiara come già scritto, però in un momento così importante manca proprio il punto di vista di Fritz dato che per lui il titolo è sempre stata un'ossessione.

Forse però dove il film poteva insistere maggiormente è su Mike, sì, è intuibile il perchè inizia a combattere, il film mostra le sue difficoltà ma anche qui manca le interazioni tra lui e il padre. C'è il momento significativo durante la conferenza stampa post coma dove Fritz, la sua presenza è li, quasi in penombra che fa capire come la sua autorità imponga  al figlio di lottare anche controvoglia però una maggiore interazione fra Fritz e Mike in questi momenti avrebbe aiutato a dare maggiore enfasi alla storia proprio di Mike.

Nel finale è interessante come nello scenario torna l'albero, stavolta spoglio, autunnale dunque senza foglie ma, rispetto all'albero soleggiato che richiamava la morte, stavolta c'è vita, c'è famiglia, Kevin mollando quel mondo ne ha trovato un altro.

Scena per i fan del wrestling, il dialogo tra Kevin e Palm, futura moglie di Kevin, quando quest'ultima chiederà se il wrestling è tutto finto, la frase classica che per chi segue la disciplina si è sentito dire infinite volte.
Il wrestling è predeterminato, è una narrazione, non comparabile con gli altri sport da ring ma è un prodotto di narrazione come un film, un romanzo, una serie tv; anche in questi casi il narratore sa già cosa farà, l'esito del protagonista e così è nel wrestling, è una disciplina che segue una narrazione e per questo la valutazione di un wrestler non è solo nella sua abilità in ring ma anche su come tiene il palco, sulla presa sul pubblico, la recitazione e altri fattori.
Chiaro poi che c'è anche il lavoro sul ring e l'esecuzione delle mosse.