Recensione di   Balkan Castevet Balkan Castevet

The Cleansing Hour

(Film, 2020)

Horror a tema esorcismo che però si discosta da molti film del genere, cercando una propria via al di fuori dei molti altri film abusati sull'argomenti.
Il film infatti è una critica al mondo social, agli influencer ma anche verso una certa fanbase.
"Padre" Max, il protagonista, è il frontman della produzione che filma esorcisti, chiaramente falsi, ma spacciati per veri dove vende anche i vari gadget agli spettatori.
Quando la troupe sarà di fronte al vero demone, quest'ultimo giocherà con loro, specialmente in i due personaggi cardine cioè Max e Drew, il regista-organizzatore della produzione.
Il demone li metterà a nudo, li farà confessare davanti a tutti non solo le verità suoi loro video ma anche i loro segreti.
Gli spettatori che crescono sempre di più durante la live, durante i massacri e le rivelazioni evidenzia un pubblico che vuole solo l'elemento shock.
Il film punta molto sui doppi fini del demone, su cosa voglia realmente, sui suoi mindgames.
Il regista è LeVeck, buono e consigliato il suo A Creature Was Stirring, in questo film mostra una buona dose di sangue, che male non fa, e un uso del grottesco che aiuta a non far prendere troppo sul serio un film che altrimenti risulterebbe un po' "delirante".
Molto divertente quando Lane, ragazza di Drew, posseduta dirà "ragazzi non drogatevi".
LeVeck mostra anche una passione per le creature, i mostri, come si evince anche da A Creature Was Stirring.
In The Cleansing Hour c'è da dire che nel terzo atto quando sarà mostrata la creatura purtroppo si abbonderà di cgi, bruttina, dunque invasiva, ciò toglie alla messa in scena e in generale la gestione della creazione dell'esercito finale poteva essere gestita meglio con più forza e più crudezza mostrata.
Il difetto maggiore del film però è che nel suo complesso non c'è chissà quale atmosfera, la storia procede con i mindgames del demone, i risvolti del passato dei personaggi ma la sovraesposizione del di Lane posseduta a seduta alla sedia "normalizza" la situazione quindi l'atmosfera viene meno.
Inoltre i meccanismi del film sono un po' reiterati, andando ad inficiare nel ritmo e si nota quell'effetto da cortometraggio allungati, alcune singole inquadrature su Lane posseduta non funzionano.
La regia ogni tanto va anche di jump scare(anche telefonati), non sono comunque il fulcro del film ma di base i toni generali grotteschi danno un po' di "leggerezza" nonostante il film punta anche sul sangue.
Il film ha dunque il pregio di discostarsi dagli altri film sull'argomento dato che fa una critica al mondo social tramite l'espediente della possessione e del demone, sa non prendersi troppo sul serio e l'utilizzo di sangue e violenza qui è presente mentre è spesso estraneo in altri film di questo tipo. Anche l'esplorazione del passato di Max non lo fa rendere un personaggio "macchietta" ma anzi gli dona delle motivazioni e una certa profondità, chiaramente contestualizzata alla tipologia di film.
Non è riuscitissimo, ha i suoi difetti ma per chi apprezza questo genere di film e cerca anche qualcosa di diverso un'occasione potrebbe dargliela.

 

Attendo LeVeck nei prossimi film perchè a suo modo è un regista che spero possa dare qualcosa al genere, visti anche i passi avanti fatti.