Film survivor curato sotto l'aspetto visivo, sono presenti le atmosfere gelide vista l'ambientazione innevata delle Ande con il colore bianco molto presente e una buona gestione dei paesaggi. Visto che la storia si basa sul gruppo di ragazzi rimasti dispersi per mesi tra le Ande dopo un incidente aereo cercando di sopravvivere, sono anche presenti le atmosfere più cupe, dunque si il bianco gelido ma anche toni scuri pervadono il film.

Bayona, regista, è bravo sia nel mostrare campi medio-lunghi che danno un senso di spaesamento, l'ambiente che inghiotte i personaggi e li fa prigionieri, la regia funziona bene anche quando toglie “aria” all'inquadratura per dare un senso di soffocamento, questo specialmente nelle scene dentro l'aereo ormai a pezzi o quando i ragazzi rimarranno intrappolati sotto la neve.

La sequenza dell'aereo che si schianta è buona, i dettagli dei passeggeri che si schiantano sui sedili, le teste che sbattono, le caviglie che si rompono, i corpi che si ammassano l'un l'altro sono momenti ben gestiti anche con un buon montaggio.

Buone anche le transizione tra notte e giorno con il risplendere del sole e ancora una vota i superstiti in balia delle varie temperature, c'è una sena di risveglio all'aperto tra la neve e il successivo bagliore solare bella a vedersi.

Il problema del film è in primis la durata, troppo lungo, il film è un susseguirsi di imprevisti e situazioni pericolose una dietro l'altra ma con il risultato spesso di allungare, reiterando ciò che accade nel film piuttosto che portare avanti i personaggi.

Il ritmo chiaramente risente di ciò.

Il film non riesce ad incidere molto negli aspetti più crudi, i momenti di cannibalismo per la sopravvivenza sono più parlati che mostrati, anche il deteriorarsi dei corpi, dei volti si, questi le vediamo progressivamente sporcarsi ma sempre un pop “lambiccati” e senza dare quell'effetto di crudo e sporco puro, seppur ripeto, lo sporco nei volti sarà presente ma è semmai lo stile di fotografia improntato più sul “bello e luminoso" a non dare troppo un effetto di sporco.

E' un film piuttosto corale dove ogni personaggio cerca  di essere utile e portare qualcosa per la sopravvivenza del collettivo, di fatto non c'è una grossa esplorazione o singoli approfondimenti sui personaggi.

Film che dunque vive nei moment, sprazzi visivi e registici di Bayona, in quanto la narrazione è invece a tratti un po' blanda .