Recensione di   Balkan Castevet Balkan Castevet

Priscilla

(Film, 2023)

Sofia Coppola, fedele alle tematiche e allo stile del suo cinema, mostra Priscilla all'ombra di Elvis, imprigionata a Graceland e nella sua condizione di donna perennemente offuscata dalla superstar.

Vuoti, momenti di solitudine, impossibilità di esprimere se stessa, molti aspetti già affrontati dalla regista e viene interessante fare paragoni Marie Antoniette, e le due donne in questione hanno diverse affinità per come sono esposte ma anche delle divergenze.
Graceland come la corte di Versailles, Elvis come re Luigi, entrambe le figure femminili devono sottostare a dei dogmi, che siano la corte di Versailles o la carriera di Elvis entrambe non riescono ad esprimersi e vivere in pieno la loro vita però, se da un lato Marie Antoinette accettava infine il suo destino e ruolo, rimane al fianco del re, Priscilla avrà la sua fuga, la sua evasione in un finale scenicamente simile a quello di Marie Antoinette ma per certi aspetti molto più vicino a Somewhere come significato.
I cancelli che si aprono, la macchina che lascia la tenuta di Elvis richiamano la carrozza dove Marie Antoinette lascia Versailles ma per Priscilla quest'atto non è “costretto”, è una sua scelta, la voglia di figa di fuggire da tutto. L'auto è nera come la Ferrari di Johnny, protagonista di Somewhere ed entrambi i personaggi fuggono dalla loro condizione.
Sono interessanti le scelte registiche di Sofia Coppola nella costruzione delle inquadrature, nel come inquadrare Priscilla evidenziando la sua statura minuta contrapposta agli altri personaggi, Elvis su tutti ma anche scenari.
La contrapposizione della coppia è evidente, così come parlano chiaro le scelte di dove piazzare Priscilla in scena, spesso ai margini dell'inquadratura.
Le tematiche, lo stile del film film sono in linea con gli altri film della regista, solitudine, apatia perciò anche i toni del film, la vicenda risulta vissuta con un certo distacco.
I toni pop si mischiano ai momenti più cupo, messa in scena, fotografia sono di buon livello.

Quando Priscilla riceve la telefonata da Elvis, la luce solare penetra dalla finestra come ad enfatizzare la felicità del  momento per Priscilla, ma nell'ingresso a Graceland sarà spesso dominata dall'ambiente, “piccola" in confronto a tutto, sia ad Elvis che a tutta la situazione stessa.
Il seguire delle regole, avere dei limiti, non poter esprimere i propri gusti, è Elvis a scegliere i suoi vestiti ad esempio evidenziano ed enfatizzano la condizione di Priscilla ed il suo ruolo, totalmente sottostante e esclusivamente in funzione di Elvis.
Interessante come Elvis mostra il suo machismo, le pistole, le amicizie, la scena della lotta con i cuscini esprime come la superstar non può accettare di “perdere” contro Priscilla, neanche in un gioco così innocuo.
Questo aspetto si contrappone all'ombra presente del colonnello Parker, è lui che domina Elvis, che prende e impone le scelte, nel film la figura del colonnello non è mostrata ma la sua presenza è lo stesso avvertibile tramite telefonate e il susseguirsi delle scelte di Elvis.
Il machismo espresso da quest'ultimo si può leggere come un riflesso della sua "sottomissione" nei confronti del colonnello.
Evidente quando decide di bruciare i libri, sempre sotto volontà di Parker, quando invece precedentemente, sempre sullo stesso argomento, non ascolta Priscilla, preferisce continuare la sua lettura che assecondare le voglie, i bisogna sessuali della compagna.
L'insoddisfazione sessuale è un altro parallelismo riscontrabile con Marie Antoinette, molte belle e simili le scene dove entrambe le donne fuggono e piangono per la rispettiva infelicità causa partner.
Marie Antoinette fugge perchè è l'unica tra l'aristocrazia di corte a non rimanere in cinta, nella scena si isola per poi piangere dopo aver assistito ad un parto, nel parallelismo con Priscilla, Elvis mentre fa da capo-spirituale, con tutte ragazze davanti a lui, flirta con una di queste, Priscilla esce dalla stanza, è in lacrime e Sofia Coppola la immortala in una bellissima inquadratura dove la protagonista ha tutto il volto scuro salvo un terzo di viso che presenta un fascio di luce
Priscilla deve essere presente, accettando i lunghi periodi di solitudine, per Elvis, per assecondarlo, soddisfarlo(e non sessualmente), non potendo esprimere suoi giudizi, pareri e neanche scegliere come vestirsi.
Tra i momenti pop, che Sofia Coppola inserisce spesso nei suoi film, c'è una rimando a Baby One More Time di Britney Spears. Priscilla è a scuola, Sofia Coppola inquadra le gambe sotto il banco e successivamente inquadra la mano che agita la matita, praticamente è la scena iniziale della videoclip di Britney.
Film che si sviluppa interamente dal punto di vista di Priscilla che narra dunque su un rapporto d'amore non vissuto, sulle distanze, quando all'inizio del film Elvis scende dall'auto dopo aver prestato servizio militare, è assalito da una schiera di ragazze e Priscilla rimane li in mezzo alla folla.
Lei sarà anche “scelta” da Elvis, ma Sofia Coppola giocando tra le differenti stature mostra un rapporto tra i due mai bilanciato sullo stesso piano e stavolta e differenza di Marie Antoinette, Priscilla deciderà di fuggire dalla prigionia.