Horror italiano sul folklore abruzzese con echi alla James Wan.
Pantafa, seguendo un po' la scia di prodotti simili, mette in scena un film sul folklore popolare con un mito, quello appunto della Pantafa, sconosciuto ai più.
La messa in scena non è malvagia, anzi ci sono buone inquadrature e gli interni della casa abbandonata, ora abitata da Marta e Nina, madre e figlia, ha anche la sua resa. Però, si nota in diversi momenti una certa assenza di potenza visiva o di enfasi per momenti che potevano avere maggiore tensione.
La prima parte è probabilmente la migliore del film, vengono illustrati i personaggi e vengono presentati anche elementi del folklore come il gatto Grigio, oggetti e la figura della signora Orsa da subito da sensazioni di mistero.
Su tutti, i gatti hanno un'ampia presenza nel film e una scena "horror" che li riguarda rimanda anche a ciò che il film narra.
La regia di Scaringi riesce a tenere una messa in scena sicuramente accettabile e tutto sommato riesce anche a creare una certa atmosfera, specialmente, nella camera di Nina, da segnalare la buona sequenza delle ombre dei rami a coprire il volto della ragazzina. Da notare come per buona parte del film, questo, non ricorre a jump scare.
La regia si dimostra anche buona nell'eseguire movimenti di macchina che iniziano le sequenze di tensione.
Il problema semmai è che queste sequenze potevano avere maggiore durata per avere più enfasi e tensione e per altri aspetti si poteva anche avere più creatività.
Purtroppo, quando la figura della Pantafa viene mostrata questa esegue movimenti a scatti con una brutta resa visiva, la regia si abbandona anche a jump scare, comunque pochi, piuttosto telefonati e nel finale la sequenza di lotta non è ben eseguita.
Finale comunque che ha anche il suo tocco "poetico".
Questo perchè il film si incentra sul rapporto tra Marta e Nina dove se quest'ultima è ben descritta e le sue reazioni sono anche credibili, è una bambina, la madre risulta piuttosto assente, Orsa che le spiega le tradizioni del luogo; la azioni della madre Marta non sono così tanto comprensibili, di fatto non sembra davvero tenerci a Nina, questa ha problemi di sonno ma tarda a visitare il dottore, non sembra cercare rimedi quindi anche questo rapporto non è così ben scritto nella sua interezza.
Dunque non è un film totalmente brutto, ma non si può ritenere neanche riuscito, Scaringi nel tentare di fare il Wan zoppica, ok riprendere anche dal cinema degli states, volendo anche da quello mainstream, ma poi la resa deve essere buona e in film più "contenuti" magari alcuni clichè, jump scare potrebbero essere evitati.