Scott smitizza la figura di Napoleone mostrando la sua voglia di successo e ambizione smisurata che gli costerà tutto. 
Il film presenta lati grotteschi e satirici, riprendendo anche alcuni stilemi di House of Gucci, la bassa statura di Napoleone, il suo fisico tutt'altro che marmoreo, la scena madre è indubbiamente quella della mummia, Napoleone che ha bisogno di in rialzo per guardarla, vuole essere all'altezza del faraone.
Scott perciò deride anche il personaggio dell'imperatore. 
Le abilità di Napoleone in battaglia sono comunque mostrate, la sua artiglieria, le sue tattiche, il suo vincere le battaglie di continuo.
Il rapporto con Josephine, magnifica la scena quando quest'ultima apre le gambe o il loro fare sesso sotto il tavolo, il rapporto tra i due è ben descritto ed anzi poteva essere anche maggiormente approfondito per quanto funziona.
Napoleone senza Josephine è una nullità, sarà propria la sua( di Napoleone) voglia di un erede quindi sempre di grandezza e ambiziose a fargli perdere la moglie e dunque la felicità e da li tutto per lui crollerà.
I campi medio-lunghi di Scott oltre a donare epica mostreranno proprio la solitudine dell'imperatore.
La regia di Scott è ottima sia nella sua classicità quindi negli scenari, nelle costruzioni di inquadrature fisse molto espressive, nella riproposizione delle battaglie, stupende quelli in Russia tra i ghiacci, i colpi di cannone, la grandezza e l'epica del momento e l'ottima gestione corale proprio della battaglia.
E' però molto interessante anche l'utilizzo della camera a mano come a voler mettere ansia e insicurezza allo stesso Napoleone.
Buoni anche i rallenty, il mostrare anche il sangue e budella durante gli scontri.
Si comprendono i motivi per cui Scott voglia un'edizione estesa di quattro ore, il film procede piuttosto spedito con momenti che si susseguono in continuazione, personalmente spero proprio che uscirà quest'edizione estesa.
E' perciò un film su come la voglia eccessiva di grandezza faccia perdere tutto, come quest'ambizione tolga la felicità vera a Napoleone che tratteggiato sia in modo satirico ma anche nelle sue emozioni più vere con la propria moglie dona ciò che interessa mostrare a Scott.
L'inquadratura sul trono a Mosca dice tutto, Napoleone seduto sul trono inquadrato in campo medio-lungo dunque "piccolo" a confronto dell'ambiente circostanze, non c'è grandezza.