E' un "thrillerino" made in Netflix però la regia riesce a regalare ottime inquadrature, non scontate, per un film del genere.
La confezione è buona, la fotografia sa ben dosare sia i momenti caldi che freddi e riesce a creare anche la giusta atmosfera di notte.
Come scritto, ci sono inquadrature notevoli dove l'ambiente prende il dominio sui soggetti in scena, personaggi che si specchiano con inquadrature intriganti(il personaggio di Lina mentre suona il piano) che di fatto fa emergere le due "anime". In generale il film gioca abbastanza con le inquadrature sugli specchi.
Ottima l'inquadratura con il rosso sullo sfondo nel momento passionale tra Lina e il medico di famiglia, ma in generale è proprio il taglio delle inquadrature ad essere azzeccato per un film del genere, la regia sa anche andare nei dettagli come le ragnatele che indicano la tela di intrighi presente nel film e una sorte di sensazione di trappola per i personaggi, tutti che hanno la casa Rowling come mirino.
Anche l'inizio del film con quella soggettiva semi-sfocata dimostra comunque un certo occhio.
Vero che ci sono alcuni passaggi un po' televisivi e alcuni riusciti male, Katherine a cavallo, e momenti veloci dove la regia poteva soffermarsi di più per alimentare l'atmosfera, dato che i presupposti c'erano.
La parte più dolente del film è però la scrittura, il momento dove si incrinano i rapporti tra Lina e Katherine è parlato e troppo poco mostrato, vissuto; nel terzo atto sempre Kathrine insegue Lina con il fucile per poi successivamente passare come "salvatrice", ok la redenzione ma l'intento iniziale era di uccidere altrimenti il fucile non sarebbe stato preso.
Il film pone anche una certa importanza per il quaderno dei "segreti" ma poi a conti fatti questo non ha nessuna importanza.
Anche il personaggio dell'infermiera è poco chiaro, sembra maggiormente interessata a risolvere il caso, legittimo, che a guarire realmente Katherine. E sulla sua "guarigione" avviene semplicemente quando il film ne ha bisogno senza una reale catarsi.
Dunque è un "thrillerino" modesto, non ben scritto, ma dove la regia regala tocchi di, inattesa, qualità.