Indubbiamente mancano le atmosfere sinistre del film di Friedkin e la potenza visiva non è la stessa; però è un film che basa regia e narrazione sul dualismo, il doppio e non a caso ci sono tantissime inquadrature di riflessi, vetrate e specchi.
Anche la scelta dei colori non è a caso, Regan quasi sempre di bianco, mentre padre Lambert di nero spesso inquadrati insieme e uniti nel loro viaggio.
La questione della sincronia lo stesso è interessante come è molto interessante il fatto che per sconfiggere Pazuzu bisogna percorrere un cammino "eretico".
Il film pone, non a caso, diversi argomenti, l'affrontare i traumi del passato che non si cancellano su tutti ma anche una cera scala di grigio tra bene e male perchè appunto per sconfiggere quest'ultimo bisogna addentrarsi nell'oscurità e ribaltando la situazione si può vedere anche come Pazuzu che cercando di distruggere il lavoro di Merrin possedendo i vari ragazzi in realtà crea un percorso per lui distruttivo.
Non è perciò un film così brutto come spesso si legge in giro, sicuramente non un filmone, anche tra i personaggi la madre di Regan è troppo "assente", ma ha le sue cose da dire e certe scene sono azzeccate e hanno il loro effetto...nel finale ok il tema del dualismo mostrandoci le due Regan, mantenendo la coerenza del film, però sarebbe stato meglio mostrare un'altra forma rispetto all'Evil Regan nello scontro finale.
Comunque non male e film senza dubbio guardabile e apprezzabile sotto determinati aspetti.