Il film fa parte del filone folk horror britannico iniziato a fine anni '60 e proseguito nella decade '70; ma a differenza di titoli come The Blood on Satan's Claw, stupendo, Witchfinder General punta molto dritto nel fare quasi un affresco storico del periodo dove l'elemento stregonesco non è in primo piano.
Vincent Price nei panni dell'inquisitore è superbo, ha un carisma e presenza scenica di livello eccelso, le inquadrature dal basso verso l'alto lo pongono come figura inquietante e al di sopra di tutto, è lui la legge, e ne approfitta a piacimento.
E' un personaggio alquanto subdolo, non si fa scrupoli ad accusare, uccidere a suo piacimento, approfitta delle giovani donne, tradirebbe chiunque per di avere dei vantaggi.
Il film, oltre che per Price, funziona nel ricreare paesaggi autunnali con i colori della terra molto presente, i marroni, verdi, arancioni, che tramite delle inquadrature ben costruite creano la giusta atmosfera.
Già l'inizio è ottimo con la preparazione dell'impiccagione con la regia che da sempre ampio respiro mostrando molto il paesaggio.
Reeves, regista, da anche echi western al film, non solo per gli inseguimenti a cavallo ma anche per come si inquadrano i soggetti in scena e per come è utilizzato il sole per comporre l'inquadratura.
Tutto ciò riesce a dare potenza visiva, il film è molto "asciutto" come stile, non ci sono colori pop, ma ciò non lo priva di una certa enfasi anche grazie alle molte inquadrature dall'alto, le due scene delle esecuzione nelle città sono bellissime.
E' un film anche molto violento, questa non è solo è presente nella storia ma è anche ampiamente mostrata in tutte le sue forme.
Violenza sempre riconducibile all'inquisitore il villain perfettamente riuscito del film.
Sulla scrittura la love story tra il soldato e Sara, la ragazza, è interessane e ben scritto così come le motivazioni del primo che lo spingeranno quasi a diventare un "eroe" di un film di avventura, molto intensa la sua sequenza del giuramento.
Alcuni passaggi non sono chiarissimi, i soldati a tratti sembrano più deboli nella lotta dei popolani, e altre questioni di scrittura non sono perfettamente scandite.
In conclusione un buonissimo folk horror, anche un po' diverso dagli altri, con un Price magnifico, atmosfere azzeccate e molta violenza.