Recensione di   Balkan Castevet Balkan Castevet

I, the Executioner

(Film, 1968)

Thriller-noir che pone la tematica, spesso non trattata e ben poco discussa, dell'abuso però fatto da donne nei confronti di un uomo.

Kato mette in scena un film angosciante ed anche estraniante dove da risalto all'urbanizzazione, mostrando edifici e palazzi criticandone la frenesia dunque lo stile della società che si sta affacciando in Giappone.
Pregno di immagini evocative il racconto sa essere sia di genere, il serial killer, le uccisioni, le indagini, ma si va anche oltre al genere stesso per stile e tematiche affrontate.

La regia di Kato riesce ad immortalare alla perfezione i volti, le reazioni dei personaggi utilizzando benissimo i primi piano donando intensità ai momenti.

Già l'inizio in primo piano della futura vittima è folgorante come è notevole la scena del volto della donna in sovraimpressione mentre gli altri personaggi giocando d'azzardo.
Ci sono i tipici chiaro-scuro del noir ma la regia da sfoggio anche di immagine dalla forte potenza visiva, sarebbero molte le scene e inquadratura da citare come ad esempio la lettura della mano del killer inquadrata a distanza con forte spazio all'ambiente circostante del locale come è straordinaria la scena dove il killer è insieme alla ragazza, all'aperto con una forte luce solare ad irradiare il tutto che contrasta l'oscurità sia dell'animo del killer ma anche degli elementi in scena, momento di grande impatto.
Ciò denota come la ragazza, i due lavorano insieme alla locanda, potrebbe essere il suo raggio di luce e non è un caso che appena lei se ne va dalla scena, anche la luce solare viene meno.
Nelle sequenze di uccisioni Kato pone un occhio verso Psycho di Hitchcock con inquadrature che ricordano il film del maestro della suspance.
Notevole anche il mostrare la frenesia, il baccano al ristorante dove è presente il killer mentre invece nella sede della polizia c'è calma, perchè l'indagine è in alto mare.

Memorabili i flashback contornati da un bianco molto acceso.
Le motivazioni del killer, la sua vendetta, sono piuttosto inusuali e ciò dona una sua profondità e non rende le sue azioni per nulla banali.
Davvero molto bello.