Film d'esordio per la regista canadese Ariane Louis-Seize che dirige un film adolescenziale, un coming of age con venature da horror comedy dove si affrontano tematiche quali il suicidio, il bullismo e l'oppressione.
Sasha è una vampire che non vorrebbe uccidere, le sue zanne tardano a spuntare, è vessata dalla famiglia, eccetto un po' il padre a rappresentare l'oppressione genitoriale, il voler costringere la figlia a crescere secondo dei dogmi.
Paul è un ragazzo vittima di bullismo che non ha amici ed è depresso.
Entrambi i personaggi hanno tendenze suicide e vorrebbero farla finita da qui il loro incontro e la futura storia tra i due.
E' interessante come Ariane Louis-Seize giochi con i riferimenti sessuali tra i due personaggi. Sasha non riesce a far uscire zanne, è compassionevole e non vorrebbe uccidere, la presenza di Paul, vederlo in pericolo però funge da erezione in quanto in tali occasioni le zanne escono fuori.
E' il personaggio femminile dunque a dover penetrare il partner, ribaltando la dinamica sessuale.
Per sua natura quella vampiresca, il film ha uno stile e una fotografia cupa, la confezione, la messa in scena di base è di fatto buona.
Per le tendenze che hanno Sasha e Paul, il loro carattere, le depressione e malinconia di fondo il ritmo del film risulta cadenzato e anche la regia opta molto per le inquadrature fisse.
Ci sono overtake che funzionano come quello nella stanza di Sasha dove pian piano arriva la luce calda sullo sfondo.
E' un film d'esordio dunque lo stile è da definire, sicuramente alcuni momenti magari potevano essere più ritmati e forse si poteva osare di più con la presenza di sangue e nelle dinamiche delle azzannate vampiresche.
Anche altri momenti magari possono risultare un po' incerti, come quando un ragazzo al bowling andando a raccogliere i vetri del bicchiere rotto in una dinamica. Dunque si, la confezione di base è buona così come l'aura di depressione che pervade il film, seppur stemperata dalla natura stessa del film in questione; manca probabilmente qualche guizzo visivo che magari in futuro Ariane Louis-Seize saprà sviluppare.
Da segnalare comunque il buon movimento di macchina verso il finale quando Sasha, pensa a Paul in pericolo per farsi crescere le zanne alludendo proprio alla dinamica masturbatoria tipicamente maschile.
Sasha e Paul, la loro alchimia funziona, un film pervaso da quest'aria malinconica seppur dotato sia di leggerezza essendo un teen-comedy ma dove si affrontano tematiche che leggere non sono.
Carino, si attende con curiosità i prossimi lavori di Ariane Louis-Seize