Godzilla torna ed essere il mostro spaventoso che terrorizza il Giappone, incarna la rabbia dovuta alla perdite di memoria degli stessi giapponesi nei confronti della guerra.
Interessanti gli accenni mitologici-fantasy, i mostri guardiani che proteggono il Giappone da Godzilla e le anime delle vittime all'interno di quest'ultimo che come uno yokai vendicativo si scaglia contro la civiltà rea di non avere più memoria.
La regia si prende il suo minutaggio prima di mostrare le creature, specialmente Godzilla e King Ghidorah quindi fa salire l'attesa.
L'era Millenium ha un po' il difetto di avere della cgi e spesso un budget non adeguato, alcuni effetti stonano, ci sono rimandi anche al film americano del ‘98 come Godzilla che emerge dall’acqua che si innalza, in una scena non troppo riuscita per resa visiva, ma gli scontri tra i kaiju sono comunque divertenti. La codata di Godzilla contro Baragon è cult per i cultori del genere.
Il look di Godzilla è con gli occhi bianchi senza pupille proprio per renderlo più implacabile possibile e di fatto non c'è confronto, in questo film, con gli altri kaiju, Big G è totalmente dominante.
Il comparto umano con la storia tra padre e figlia, quest'ultima giornalista e padre comandante dell'esercito è accettabile, per un film del genere, entrambi i personaggi hanno i loro obiettivi.
Certo, molti aspetti e dinamiche sono poco approfondite ma questo accade spesso in questa tipologia di film.
Dunque un buon capitolo della saga godzilliana con anche tantissimi rimandi al film capostipite di Honda sia a livello di singole scene ma anche nel concetto di riportare il concetto di distruzione collegata alla disperazione.
Chiaramente è più ludico rispetto al film di Honda, anche nelle scene di devastazione non mancano momenti ironici e gli scontri tra i kaiju hanno ampiamente il loro minutaggio con molti raggi sparati da Godzilla e la presenza di Motha e l'eterno rivale King Ghidorah, stavolta però inserito come un drago millenario guardiano della Terra.
Interessante la scena della scuola dove Godzilla non la distrugge ma i bambini guardano il fungo atomico dalla finestra come a segnare che Godzilla risparmia le nuove generazioni creando per loro un avvenimento drastico da ricordare perennemente come monito di ciò che Godzilla rappresenta, cioè gli orrori che l'uomo in primis crea.