Godzilla King of the Monster ha delle immagini altamente evocative, Dougherty riesce a dare enfasi e potenza alle immagini creando un racconto sia mitologico che apocalittico.
Mark vede morire suo figlio per via dell'attacco di Godzilla del 2014, odia i kaiju e in particolare proprio Big G, il suo perciò è un racconto di redenzione. Sono funzionali le scelte registiche di Dougherty, riprese dall'immaginario già creato da Edwards, di mostrare gli attacchi volti ai salvataggi di Godzilla dal punto di vista di Mark che in prima persona vede come il grande kaiju non è di per se cattivo ed anzi una co-esistenza e collaborazione è possibile.
La componente umana comunque lascia abbastanza a desiderare, il villain Alan Joahn è poco sviluppato e abbastanza caricaturale, vuole risvegliare i kaiju per riequilibrare il mondo, ma la sua presenza non è di grande apporto per il film.
Stesso aspetto un po' vale per i soldati e alcuni membri della Monarch che risultano di contorno.
La famiglia Russel, Mark, sua moglie Emma e la figlia Maddie rappresentano il core della parte umana del film.
Destabilizzata dalla morte di Andrew la famiglia è a pezzi, Mark fugge mentre Emma collabora  con Alan Jonah, qui manca un approfondimento tra Emma e Maddie, quest'ultima accetta di seguire la madre nonostante il folle piano e l'educazione della figlia è solo detta a parole e non mostrata, quindi il punto di vista di Maddie, il perchè segue la madre, il cosa pensa del piano non è mostrato, mentre invece sarà cruciale lo sguardo di Maddie su tutto quando capirà che la visione che ha Emma e Alan non è quella che si aspettava.
Ci sono comunque immagini che riescono a far parlare la scena, Emma seduta sul letto ad inizio film che guarda fuori dalla finestra, uno sguardo proiettato verso il futuro, la sua visione di un mondo ideale che ricominci da zero.
Serizawa è funzionale nella sua fede perpetua verso Godzilla, è quello che più di tutto crede nella co-esistenza tra uomo e kaiju e nella capacità di protezione di Godzilla nei confronti della natura e della Terra stessa.
Alcuni espetti e dinamiche sono troppo veloci e dichiarate in dialoghi fugaci, l'oxygen destroyer è trattato con troppa fretta per l'importanza che ha, così come il malfunzionamento tecnologico nel regno di Godzilla che provoca la definitiva scelta di Serizawa, il momento seguente è impattante, ma l'espediente è un dialogo un po' troppo passeggero.
Dougherty comunque tramite campi medio-lunghi, quadri pittorici riesce a infondere atmosfera e la sensazioni di battaglie titaniche e ancestrali.
Sono tanti le immagini evocative create dal regista, la più famose quella di King Ghidorah che merge nello scenario infuocato con la croce all'interno del quadro a dare proprio un senso di apocalisse.
Se è vero che l'apparizione di Rodan è un po' veloce ed il suo utilizzo non è il massimo, le battaglie tra i kaiju sono comunque ben raffigurate. Molto bella la sequenza dell'attacco volante di Rodan ed l suo primo scontro con King Ghidorah.
In tutte le battaglie tra i kaiju, Dougherty alterna momenti alla Edwards dove dunque gli scontri sono inquadrati dal punto di vista umano, a momenti enfatici e atmosferici con la creazioni di quadri dall'elevata potenza visiva.
Anche molte le inquadrature d'effetto dal bel colpo d'occhio.
Nel finale c'è un rimando a Godzilla vs Destoroyah con Big G a rischio esplosione termonucleare che i va a colorare di rosso.
In alcune circostanze la cgi non è delle migliori ma come scritto Dougherty riesce ad immortalare lo scontro ancestrale che vuole far emergere tramite i kaiju e creare momenti impattanti come quello di Serizawa con Godzilla, dove Duogherty inerisce anche elementi mitologici, esoterici come pazuzu.
Godzilla è un predatore alpha, così come Ghidorah che è alieno al mondo e vuole dominarlo, il loro scontro è inevitabile ed il vincitore sarà il re, il dominatore tra i kaiju.
Un film che dunque punta  a seguire sia il dramma familiare della famiglia Russel che il discorso e la battaglie tra i kaiju, riprendendo alcuni stilemi di Edwards ma rifacendosi anche ai film di Godzilla giapponesi dando anche enfasi all'immagine da blockbuster qual è.

 

Hai i suoi difetti ma ha quadri pittorici davvero ben costruiti e dove i kaiju si scontrano, soggettivamente mi diverto a guardarlo e apprezzo la resa che da Dougherty, poi sempre bello vedere i kaiju che si scontrano e Godzilla è Godzilla.