Recensione di   Balkan Castevet Balkan Castevet

Eileen

(Film, 2023)

Thriller di stampo classico diretto da William Oldroyd dove la protagonista, la ventiquattrenne Eileen, tra sogni, anche inquietanti, voglia di fuggire dalla sua realtà compirà il suo arco narrativo e dunque la sua definitiva trasformazione.

Visivamente il film parte bene, il fumo che entra nella macchina di Eileen mentre lei guarda una coppia fare sesso da proprio quel senso di “caldo” di “calore” che lei sta provando in quel momento e non a caso inizia a masturbarsi.

Eileen è segretaria presso un carcere, vive problematicamente insieme al padre, poliziotto in pensione ora in preda a problemi di alcolismo, vive una realtà da cui vorrebbe fuggire; è una ragazza che sogna molto, sogna di avere rapporti con i ragazzi sia carcerati che le guardie, sognerà di uccidere il padre per poter fuggire da tutto e sognerà anche di uccidere se stessa.

La regia è funzionale nell'inquadrarla spesso sola, in disparte, ad esempio durante il festeggiamento per il dottore del carcere andato in pensione lei non è insieme alle altre persone, stessa cosa durante lo spettacolo teatrale lei è in disparte, percorre i corridoi da sola e la regia insiste su questo frangente.

Tutto cambierà quando arriverà Rebecca, la nuova dottoressa del carcere, qui Eileen inizierà quasi ad avere una venerazione per lei.

Anche la regia tramite una scena luminosa, i raggi del sole pervadono le fessure della finestra ad illuminare Rebecca e l'ambiente, dunque la luce che entra nella vita di Eileen.

Eileen ad inizio film mangiava caramella, a segnalare un tratto ancora “bambinesco” di lei, Rebecca fuma, beve alcol, ha studiato ad Harvard, sa come divertirsi è insomma una donna di città piombata però in un paesino.

Eileen inizierà ad imitarla in tutto e per tutto, qui la regia giocherà con i riflessi, Eileen che si specchia mentre indossa il vestito elegante della defunta madre, il raccordo di montaggio che tra i fumi passa dall'immagine di Eileen a quella di Rebecca in sovraimpressione a dimostrare proprio come Eileen cerchi di essere Rebecca.
Niente più caramelle ma sigarette e martini.

In seguito Eileen scoprirà che Rebecca nasconde un segreto ma a quel punto la trasformazione di Eileen è già in atto, di fatto sarà lei ad essere una dark lady, sarà lei quella veramente convinta nel lasciare la città e la sua, detestata, vita di paese.

Bella la scena dove Eileen a ridosso della finestra attende Rebecca e qui il film mostra come in realtà la dottoressa non sia disposta fino in fondo a mollare tutto, la vera dark lady, anche per le azioni che compirà sarà Eileen.

Il formato simil 4:3 oltre a dare un tono classico rimarca la sensazione di prigionia che prova Eileen nel vivere insieme al padre e in quella città.

La fotografia, la messa in scena sono buone e la regia come scritto ha spunti nel mostrare Eileen sola e nel giocare con i riflessi, nell'imitare Rebecca; il ritmo però non è sempre ben gestito, a tratti il film può risultare eccessivamente verboso, il risultato non è sempre intenso. Nella scena clou, quella della pistola nello scantinato si poteva arrivare con un climax può forte.

Anche la confessione della donna nel terzo atto è prolungata, si va di primo piano parlato un po' eccessivo, togliendo anche qui intensità.

L'arco narrativo di Eileen va a compimento, nel  film ci sono anche accenni per un'eventuale rapporto lesbo tra Eileen e  Rebecca, forse sotto quest'aspetto si poteva anche osare di più; la buona messa in scena e confezione  nelle scene calde tra Eileen e Rebecca vireranno anche su toni cupi.