Noir pone le basi per la figura del killer solitario e meticoloso dove la regia di Baron, pur mantenendo formalità si discosta dai noir dell'hollywood classica dato che si cerca ambientazioni anche "sporche", la violenza è mostrata e per questi aspetti è una sorta di apripista per la New Hollywood.
L'apertura del film tratteggia perfettamente il protagonista pur senza inquadrarlo, una galleria scura dove si nota la piccola luce all'uscita attraversata da un treno.
Il killer Frankie è un personaggio totalmente solo, come ribadito dal voice over, Baron non perde occasione di mostrare come il killer sia totalmente a disagio con le persone e negli ambienti sociali.
Molto interessante che nonostante il voice over insista sul fatto che Frankie odi tutto e tutti, il killer cerca interazione sociale.
Di fatto il protagonista vorrebbe cambiare la sua vita, ecco la luce in fondo alla galleria iniziale, ma Baron sembra non voler dare speranza componendo un film alquanto tragico e senza vie d'uscita.
Il killer perciò non risulta mai banale, è un personaggio sfaccettato che dall'infanzia, l'inquadratura sugli orfani è emblematica, ha avuto solo il peggio e questo ha condizionato il suo percorso da cui desidererebbe anche uscire per potere vivere in modo "normale" anche se tra i suoi pensieri dice di odiare anche questa eventuale tipologia di vita.
Film da cui Melville riprenderà diversi aspetti per il suo Le Samuorai compiendo a sua volta un proprio discorso sulla società.
Anche il recente The Killer di Fincher deve molto al film di Baron, l'insistenza del voice over ma come il personaggio "tradisca" proprio i suoi pensieri a più riprese.
La regia è ottima sia nel mostrare la solitudine del killer tramite campi medi, è convincente nel mostrarlo inadatto negli ambienti sociali e funziona sia nelle scene di violenza che di preparazione del "colpo".
L'avanzata di Frankie in lontananza dove Baron si prende tutto il tempo è bellissima, ma molte sono le scene significative come il passaggio durante le festività natalizie.
Film ottimo che funziona sia da se e che, in aggiunta, fa da apripista per molti grandi film e autori.