Revenge movie diretto in modo ottimale con molta camera fissa e piano di campi medi e lunghi dove il killer solitario Jack dovrà scoprire cosa è accaduto al fratello.
E' un film con uno stile molto secco e crudo, non c'è pomposità inutile ne momenti tamarri, tutto ruota alla quasi ossessione di Jack verso la vendetta.
Il personaggio, interpretato da un ottimo Cane, viene da subito mostrato come "estraneo" rispetto al luogo divertito dove si trova, mentre tutto il clan ride delle immagini erotiche, Jack è serioso e da subito inquadrato in piedi come ad isolarsi dal gruppo.
La regia di Hodges amplifica questa sensazione di solitudine tramite la gran presenza di campi medi e lunghi che danno anche una certa vita all'ambiente e crea molta intensità alla storia.
La composizione del quadro è sempre ottimamente composta, c'è molta profondità di campo e Hodges sa perfettamente come piazzare oggetti, edifici o parte di questi nell'inquadratura per creare atmosfera.
C'è molta camera fissa, ci sono molti long take, la scena dell'arrivo di Jack al battello, ma non mancano anche momenti dove il montaggio è più serrato, come quando Jack guarda le nudità Glenda in macchina e il montaggio proietta il tutto verso la scena di sesso.
La fotografia è lo stesso di gran livello, c'è un forte utilizzo sia dei grigi che dei neri che danno sensazione di lutto e morte, non a caso lo stesso Jack è i abito scuro con un trench nero; ma non si disdegna anche un forte uso del colore proprio per far vivere l'ambientazione di Newcastle e non mancano i tocchi di rosso che richiamano il sangue.
Tutto il film, perciò, riesce a rimanere intenso e il finale ha proprio il giusto climax sotto quest'aspetto con l'incedere di Jack nel ponte per arrivare nella location di mare ma sporco pieno di terriccio e pietra scure, con proprio l'acqua nerastra che racchiude tutta la storia di morte ma anche di sporco per l'emergere di ciò che scoprirà Jack.
Film che inoltre non glorifica il killer e ne lo erge da eroe non risultando mai consolatorio, anzi; tutte le azioni che commettono i bossi e i sicari vanno ad innescare un'interminabile spirale di volenza, mai giocosa o divertita. Il quadro nella stanza di Jack recita What would Jesus Say e le molte inquadrature dall'alto oltre a dare intensità e mostrarci tutti i movimenti dei soggetti in scena potrebbe anche risultare uno sguardo dall'alto che vede gli scontri e le violenze in atto.
La crudezza, la freddezza sono le sensazioni che più permangono durante il film.
Ottimo.