Recensione di   Balkan Castevet Balkan Castevet

Blood of the Virgins

(Film, 1967)

Horror vampiresco argentino che al suo interno presenta elementi interessanti come il fatto che il vampiro azzanna solo le ragazze mentre uccide gli uomini tramite oggetti come a non volersi rovinare il gusto del sangue.
Il vampiro, Gustavo, ama Ofelia ma non può dichiarare la sua identità ai genitori dell'amata che a sua volta è promessa sposa, contro la propria volontà, a Eduardo; così il vampiro decide dapprima di uccidere Gustavo e successivamente di vampirizzare Ofelia.

A contrario rispetto al Dracula di Coppola, Ofelia non vuole essere “immortale” a tali condizioni, mentre Mina nel Dracula di Coppola voleva seguire il vampiro, “portami via da tutta questa morte”, perciò il racconto si sposta nel presente dove Ofelia e Gustavo ancora “vivono” essendo vampiri.
La regia di Vieyra mostra dei guizzi suggestivi come l'apparizione di Gustavo totalmente sul verde, per dare un tocco surreale, durante il matrimonio tra Ofelia ed Eduardo, lo svolazzare dei gabbiani totalmente nel rosso che raffigura la presenza del vampiro.
E' però vero che il film non mantiene con costanza una gran forza visiva, Vieyra comunque spinge anche molto sull'erotico, i seni delle donne sono molto spesso in vista e ci sono scene di sesso.
La narrazione presenta delle sub-trame potenziali che però il film non approfondisce come quella tra Raul ed Ofelia, di fatto il tutto è una resa dei conti tra Gustavo ed Ofelia senza che il gruppo dei giovani abbia un vero ruolo cardine.
Laura, la ragazza di Raul, viene vampirizzata perciò una loro presenza nell'atto decisivo, un loro contributo avrebbe dato maggiore portata alla vicenda.

Il film funziona meglio quando i ritmi si rallentano, quando Gustavo ed Ofelia camminano lentamente tra i i corridoi, quindi si crea atmosfera negli esterni tramite la nebbia e l'atto conclusivo tra Ofelia e Gustavo è cinematograficamente buono, ha una buonissima resa, il passo di Ofelia è cadenzato, si crea intensità e lo scenario della cripta rende giustizia.