Horror d'esordio per Alberto Corredor a tema stregonesco in quanto nel seminterrato del pub The Queen's Head vi è inquietante presenza, una donna con un sacco in testa ha il potere di comunicare con i morti e di prendere le sembianze di tali persone su richiesta.
Questa presenza in origine era una donna con dei poteri speciali di cui abusarono gli uomini, di fatto divenne una strega e dopo la sua esecuzione perpetua la sua maledizione.
Iris, giovane ragazza, eredita il pub del padre e di conseguenza la maledizione.
Il film dunque risulta anche essere un revenge in quanto la figura della strega, la sua condizione è resa tale dagli abusi di poteri degli uomini e la donna altro non vuole che essere libera e ciò comporta soggiogare che vuole utilizzare i suoi poteri.
Sulla scrittura il film esplora e approfondisce poco il rapporto tra Iris e Katie, di fatto tra loro sembra essere un rapporto intimo, da storia queer, ma il film sotto quest'aspetto rimane solo in superficie ed in generale la caratterizzazione di Katie non è troppo esplorata.
Iris utilizza la strega nel seminterrato per guadagnare, facendosi pagare profumatamente per l'utilizzo dei poteri, Katie è più restia a riguardo e vorrebbe lasciare far lasciare il pub ad Iris.
Quando le ragazze entrano a conoscenza della strega manca quell'effetto stupore, Iris accetta troppo facilmente la situazione nonostante è di fronte a qualcosa di sovrannaturale, quest'aspetto doveva essere scritto e gestito meglio.
Nel proseguo la protagonista sarà sempre più stregata, più entra in contatto con l'inquietante donna più quest'ultima aumenta i suoi poteri ed il controllo riguardo la situazione.
I proprietari del pub che si sono susseguiti sembrano avere all'inizio un controllo sulla strega con delle regole ben precise su come esercitare i poteri senza esserne sopraffatti, ora è il turno di Iris ma chiaramente la strega ha alti programmi e il come tutti i precedenti proprietari sono finiti fa presagire il peggio.
Non mancano dei clichè un po' banali con i personaggi che si avventurano nel seminterrato per essere poi colti di sorpresa dalla donna incappucciata con i jump scare, c'è una scena con protagonista Iris molto telefonata a riguardo.
Fotografia e messa in scena giocano su toni cupi e scuri anche se spesso si fa affidamento su filtri blu e gialli con risultati un po' standard e visti e rivisti in altre pellicole.
La strega, anche se incappucciata, è molto sovraesposta, molto del film si basa sulla donna seduta sulla sedia a prendere le sembianze dei morti e ciò fa familiarizzare troppo, di fato l'atmosfera generale, la costruzione di questa un po' latita.
E' vero che ci sono momenti convincenti come quando la donna incappucciata con le sembianze di Sarah, moglie di Neil che sta chiedendo “consulenza”, raffigura l'incidente stradali con i fari dell'auto che si accendono nell'oscurità del seminterrato.
Va anche dato atto che il film non punta troppo sui jump scare, si ce ne sono alcuni ma non si abusa di tale espediente, Corredor inoltra fa ampio uso di movimenti di macchina.
Come scritto è il reiterarsi delle situazione, non è un caso che il film viene da un corto dunque il core del film si nota ma è lo sviluppo che poteva essere meglio gestito, che non riesce spesso a dare forza e intensità alla storia.
Per quanto si vede Iris è la prima proprietari donna del pub e forse non è un caso che ciò porta ad un finale diverso rispetto agli altri esiti che hanno avuto gli ex proprietari.
Nel finale il film assume anche toni volendo grottesco-ironici tramite anche il personaggio di Neil che è colui più di tutti ossessionato dalla strega, non a caso un uomo che vuole ancora una volta abusare dei poteri della donna, con momenti anche di violenza e sangue però attutiti dai filtri blu della fotografia.
Neil è anche protagonista della scena citazione a Evil Dead di Raimi con il vomito.
E' un film dunque che doveva dare più spessore ai propri personaggi, Katie anche per l'esito che ha ha risulta troppo “debole” in scrittura, ha alcuni momenti convincenti ma nel complesso non ha troppa atmosfera in se ed ogni tanto si lascia andare in momenti non troppo felici come la strega che cammina veloce sul soffitto anche se comunque sotto quest'aspetto il film non “svacca”.
Carino invece il dettaglio dell'occhio della strega che rifletta il seminterrato in fiamme nel primo atto del film.
Non è un film totalmente brutto, magari per alcuni può risultare anche passabile o guardabile però sarebbe servito o più atmosfera o puntare maggiormente sui toni grotteschi che invece si intravedono solo nell'ultima parte del film.