Thriller-Noir con atmosfere gotiche, Gaslight(Angoscia) racconta la manipolazione che subisce Paula dal marito Gregory, quest'ultimo vuole approfittare dell'eredità della moglie e di prendere i gioielli ereditati dalla defunta zia di Paula.
Cukor dirige il film in modo molto elegante, la messa in scena è ottima, c'è grandissima cura e la costruzione delle singole inquadrature è sempre ottima.
La sensazione di prigionia di Paula è ben resa anche tramite inquadrature i lei alla finestra così come è ben costruito tutti il tentativo di Gregory di far credere alla moglie di star diventando pazza.
La regia di Cukor non punta alla sorpresa, quando Paula e Gregory si baciano la prima volta la musica è tesa e lo sfondo è nero a segnare proprio l'inizio di un incubo.
La tensione è data dalla messa in scena, dalle scelte di Cukor, Paula non sembra avere la forza di combattere il marito, crede davvero di star diventando pazza, singoli oggetti, quadri iniziano a sparire dalle loro posizioni, Paula sentirà passi, rumori nella notte con annessi sbalzi di luce.
Oltre ai bellissimi interni, anche gli esterni risultano atmosferici con la nebbia, la foschia notturna nella via residenziale che richiama molto al gotico.
Ci sono molte scene, sequenze che donano tensione, Cukor sa andare nei dettagli, le inquadrature sul lampadario, sulle luci sia all'interno della casa, della stanza di Paula sia all'esterno danno il loro effetto angosciante e misterioso, ottima ad esempio l'inquadratura dall'alto verso il basso con il lampadario in primo piano e Paula terrorizzata stesa sul letto.

E' ottima e altamente atmosferica tutta la sequenza sul soffitto con il movimento di macchina a mostrare le ombre. Così come sono suggestive le scene sulle scale, qui le atmosfere gotiche sono espresse in modo esemplare, quindi le ombre, i chiaro-scuro.

E' una regia che sa andare sui primi piani dei personaggio e sa quando bene quando invece tornare più nell'ambiente; i dialoghi sono gestiti benissimo, la sequenza della scomparsa del quadro è uno dei tanti esempi, la regia va di primi piani quando Gregory inizierà a rimproverare la moglie e Cukor ritorna sugli scenari, sempre ottimamente messi in scena, quando Paula cambia stanza.

Molto buono anche il confronto finale tra Paula e Gregory che va sullo psicologico, Ingrid Bergman(Paula) regala un'ottima interpretazione, la scena del coltello funziona benissimo e fa crollare tutto il gioco di Gregory.

Un film strutturato, “quadrato” che non punta si chissà quali sorprese ma che gestisce benissimo il materiale a disposizione, sa creare atmosfera, tensione e mette in scena un film sull'oppressione, su una coppia nata solo per egoistici fini d'interesse(da parte di Gregory) dove l'angoscia, la prigionia di Paula è resa benissimo così come il finale, il confronto tra i due.