A Gun for Jennir è un film indipendente con uno stile crudo e secco, la messa è in scena , la reia di Morris è di fatto "sporca", c'è molta camera a mano dunque la sensazione di "mosso" dove la violenza, il sangue sono sempre mostrati.
Scoprire o riscoprire il film oggi è molto interessante nonché attuale dato che tratta delle vigilante, gruppo di ragazze che uccidono stupratori, malavitosi che si approfittano delle donne.
Sotto quest'aspetto è presente dunque sia la tematica della rivendicazione femminile ma in un certo senso anche del cinema dei supereroi dato che il gruppo e la protagonista "Jennefifer" ha la sua origin story.
Il tutto, chiaramente, non è gestito con i canoni Disney ma con stile secco, spietato, le protagoniste non sono "immacolate" uccidono e anche alla stessa Jennifer all'inizio la costringono di fatto a stare nel gruppo.
La storia è ambientata, per lo più, nei quartieri malfamati di New York dove la regia sporca ha ragion d'essere.
E' interessante il fatto che il "quartier generale" delle vigilanti sia di fatto un night club, tutte hanno avuto un passato travagliato la padrona del club, di fatto le ha accolte, ora lo gestiscono loro.
Per l'aspetto visivo sono buoni i giochi di colore, i rossi, i viola mai accesi o barocchi che dando un tocco più alla messa in scena.
Nel team delle vigilanti ci sarà anche un conflitto interno, dunque non risulta affatto un film "piatto", le ragazze hanno le proprie vedute ed anche se il film non esplora moltissimo le singole ragazze si riesce a comprendere i vari punti di vista.
Forse un maggiore sguardo di Jennifer durante il percorso d'ingresso nel team avrebbe giovato, di fatto il suo progressivo ingresso, le sue reazioni non è troppo mostrato e vissuto dato che il film si concentra sugli atti che commettono le ragazze in gruppo e non nel privato, intimo delle stesse.
Il film comunque delinea le ragazze e il loro caratteri.
Le scene di sparatoria sono convincenti, quella nel finale è ottima con un'esplosione di sangue e violenza.
Il film non lesina neanche a mostrare corpi di uomini castrati.
Un altro pregio è quello di dare enfasi, forza a situazioni o elementi come il furgoncino del team, il suo arrivo da sempre una certa "carica" basta pensare al suo ingresso quando Jennifer è aggredita, il tutto senza mai cadere nel barocco.
Jennifer dunque compirà il suo arco narrativo, anche tramite il suo passato che sarà svelato, dall'incidente, alla titubanza nell'entrare nelle vigilante ad essere di fatto fermamente convinta delle sue azioni.
Nel film ci si può leggere anche il come la polizia sia in ritardo, non riesca a garantire giustizia nei quartieri poveri creando di fatto frange estreme dove le vigilante si fanno giustizia, a modo loro, da sole.
Da vedere a maggior ragione in questo periodo perchè risulta molto attuale per le tematiche ma con uno stile per nulla hollywoodiano.