Tanto è celebrata la stella che nasce, tanto disprezzata quella che tramonta. Si sale con le scale e si scende con l'ascensore.
La storia si incentra su un attore, Norman Maine, che, dopo una carriera sfolgorante e che l'ha corrotto nell'animo e nel fisico, avrebbe bisogno di purezza e semplicità. Trova in Esther Blodgett, aspirante attrice appena giunta ad Hollywood in cerca di fortuna, la sua "musa" ispiratrice. Sinceramente colpito ed innamorato della giovane, ne fa la star che lei hai sempre sognato di diventare. Ma all'apice della carriera di Vicky Lester (il nome d'arte di lei), inizia per lui la caduta nel baratro dell'indifferenza del pubblico e degli amici. E l'incubo dell'alcol torna a farsi sentire.
Non troppo diverso, nelle intenzioni, dal più recente "A star is born", con Lady Gaga e Bradley Cooper, il film è però più incentrato sulle reazioni della gente e su come i divi ne siano influenzati.
Capostipite di numerosi film che ne fanno il verso e di alcuni remake, tra cui uno con Barbra Streisand, questo originale non risente troppo del passaggio del tempo, essendo una storia senza tempo. Una fiaba ben raccontata.