Non tutti sanno che la celebre Wonder Woman è nata nel 1941 dalla fantasia del fumettista William Moulton Marston, fervente femminista che creò un eroe donna, forte, invincibile e capace di portare avanti le proprie idee, in totale controtendenza per l'epoca.
Motivo per cui le avventure della super eroina più famosa dei fumetti sono state spesso contenute e limitate fino agli anni '80.
Oggi invece Wonder Woman è arrivata fino al grande schermo e, libera dalle censure dei tempi, viene descritta forte sia fisicamente, poiché dotata di super poteri, sia mentalmente con un atteggiamento totalmente indipendente che la rende vincente a prescindere.
Nella pellicola di Patty Jenkis scopriamo la storia delle origini di Wonder Woman, quando ancora era Diana, principessa delle Amazzoni, cresciuta nell'isola di pace affidata da Zeus alle guerriere per proteggerle dallo spietato dio della guerra Ares.
Nonostante i divieti della madre Ippolita, Diana vuole imparare a combattere e ad usare il suo immenso potere, così viene segretamente addestrata dalla zia Antiope, sorella della madre e condottiera dell'esercito.
Il contatto con la realtà della Guerra e della violenza che regna nel mondo, arriva quando un areo con a bordo il maggiore Steve Trevor precipita nel mare di fronte all'isola.
Diana salva Trevor, se ne innamora e, dopo un attacco di alcuni soldati tedeschi contrastati dalle amazzoni a discapito della vita di Antiope, la ragazza scopre che l'isola è solo un idillio mentre nel mondo esplode la Grande Guerra.
Così Diana, convinta che dietro il conflitto ci sia Ares, sceglie di seguire il destino delle Amazzoni, cioè sconfiggere il dio della guerra, e parte con il maggiore decisa a sventare la violenza e distruggerne la causa.
Ma Diana è un amazzone ed è ben poco aggiornata su come siano gli uomini, di cui a fatica ne capisce la natura. Così, mentre sul campo di battaglia l'eroina da prova della sua forza sfidando il nemico, ben presto si rende conto che Ares non si nasconde dove lei crede e che l'animo umano racchiude anche dei lati oscuri…
Regia di Patty Jenkins
Diana Prince/Wonder Woman – Gal Gadot: principessa amazzone figlia di Ippolita e di Zeus, dunque sorellastra del dio della guerra Ares. Diana da piccola è interpretata da Lilly Aspel e da adolescente da Emily Carey.
Steve Trevor – Chris Pine: maggiore dell'esercito statunitense, che agisce come spia fra i tedeschi, molto affascinante.
Sir Patrick Morgan/Ares - David Thewlis: figlio di zeus, fratellastro di Diana e terribile dio della guerra.
Generale Erich Ludendorff - Danny Huston: ambizioso ed immorale generale tedesco che commissiona a Dottor Poison un'arma letale.
Isabel Maru/Dottor Poison - Elena Anaya: scienziata pazza, abile con soluzioni chimiche e veleni che progetta il letale "gas mostarda".
Regina Ippolita - Connie Nielsen: la madre di Diana, regina delle amazzoni dell'isola di Themyscira.
Antiope - Robin Wright: la zia di Diana nonché condottiera dell'esercito che addestra la nipote alla guerra.
Sameer - Saïd Taghmaoui: agente segreto alleato di Trevor, è un maestro dei travestimenti.
Charlie - Ewen Bremner: un altro agente segreto alleato di Trevor affetto da un disturbo da stress-post traumatico.
Il Capo - Eugene Brave Rock: personaggio viscido e doppiogiochista che traffica con entrambe le fazioni della guerra.
Menalippe - Lisa Loven Kongsly: consigliera della regina Antiope, madre di Diana.
Critica e incassi premiano il film di Patty Jenkins, che al botteghino segna 821.750.942 dollari contro un budget di 149.000.000 di dollari.
Vincente innanzitutto la scelta della bellissima Gal Gadot, già intravista in "Batman v Superman", per il ruolo della protagonista, non solo per il fisico perfetto per il personaggio, ma soprattutto per la capacità di interpretare una personalità come quella di Diana: simpatica, brillante ed ironica.
Tutto ciò fa sì che Wonder Woman non risulti qualcosa di necessariamente già conosciuto e scontato, ma acquisti uno spessore in più, che dà profondità al personaggio rendendo la figura di Diana nettamente più delineata ed interessante.
Ottima anche l'affinità fra Gal Gadot e Chris Pine, nei panni dell'affascinante e simpatico mascalzone.
La parte migliore e più vivace è sicuramente quella che va dal recupero di Trevor all'entrata in guerra della coppia, successivamente la pellicola sembra perdere un po' di tono con scene d'azione convincenti ma a detta dei critici non troppo emozionanti.
Questa forse l'unica nota negativa in una pellicola che si conferma come nettamente superiore alle ultime a tema supereroi della DC Comics. Addio ai toni cupi e all'ambientazione dark, e via libera ai colori accesi e ad una piacevole comicità che sottolineano l'intento di autori e regista di rendere "Wonder Woman" un progetto con una propria identità autonoma.
Sebbene gli spettatori più nerd non possano non notare una trama troppo semplice e alcuni personaggi poco sviluppati, è chiaro che "Wonder Woman" è stata in grado di creare un'affezione anche nei meno fanatici, in coloro che non ne conoscevano già le avventure e che non la inserivano necessariamente nell'universo DC di Superman e Batman.
La ragione è forse il tema del film che, raccontando la genesi della nascita di una supereroina, giustifica così tutto il suo vissuto e porta anche il pubblico più scettico in materia di supereroi ad appassionarsi alla sua storia.
Le musiche originali di "Wonder Woman" sono state composte da Rupert Gregson-Williams. In particolare la cantante australiana Sia assieme a Labrinth ha registrato "To be Human": una canzone dedicata al film e scritta da Florence Welch e Rick Nowels.
Ecco di seguito i dettagli della tracklist:
INCIPIT (Diana con voce fuori campo): Un tempo volevo salvare il mondo, questo luogo bellissimo, ma lo conoscevo così poco allora. È un posto di magia e meraviglia, degno di essere curato ed amato. Ma più ci si avvicina, più si vede la grande oscurità che cova al suo interno. E il genere umano? Il genere umano è tutta un'altra storia. Ciò che una fa di fronte alla verità, è più complicato di quanto si pensi. L'ho imparato a mie spese, molto ma molto tempo fa. E ora, io non sarò mai più la stessa.
Regina Ippolita: Sii prudente nel mondo degli uomini, Diana. Essi non ti meritano
Steve Trevor: Non avevi mai visto un uomo prima d'ora? Nemmeno tuo padre?
Diana Prince: Non ho mai avuto un padre. Mia madre mi ha plasmata nell'argilla e a portarmi in vita fu Zeus.
Steve Trevor [sarcastico]: Che cosa carina...
Regina Ippolita: Lo sai che se decidi di partire potresti non fare mai più ritorno.
Diana Prince: Se io rimanessi, chi sarei?
Wonder Woman: Steve, di qualunque cosa si tratti, io posso farcela. Lascia che lo faccia io...
Steve Trevor: No, devo farlo io. Devo farlo io. Io posso salvare noi oggi, tu puoi salvare il mondo. [le consegna il proprio orologio] Vorrei che avessimo più tempo.
Wonder Woman: Cosa stai dicendo?
Steve Trevor [ultime parole]: Che ti amo!
EXPLICIT (Diana con voce fuori campo): Un tempo volevo salvare il mondo, far cessare la guerra e portare pace agli esseri umani. Ma poi ho scorto la tenebra che vive nella loro luce, e ho imparato che dentro ognuno di loro ci saranno sempre entrambe. Ognuno deve fare la propria scelta e questo nessun eroe lo potrà mai cambiare. E ora so che solo l'amore può davvero salvare il mondo. Quindi sono qui, e combatto e mi prodigo per il mondo come potrebbe essere. È questa la mia missione ora. Per sempre.