Questo film ruota attorno a due assi fondamentali: l'indagine sulle modalità di rappresentazione cinematografica e un'immagine critica della Spagna ufficiale al tempo della dittatura franchista. “Montaggio di attrazioni” e brechtianesimo in forti dosi. Umbracle è fatto di frammenti (alcuni sono filmati d'archivio) che risuonano piuttosto che progredire attraverso collegamenti insoliti, con scene dejá vu che ci promettono di più ma rimangono tesamente incompiute. Jonathan Rosembaun ha detto: “pochi registi dopo Resnais hanno giocato così spietatamente con le aspettative narrative inconsce per infastidirci”. Imparare dal sentimento di stranezza provocato da Rossellini mentre gettava attori famosi in scenari selvaggi dell'Europa meridionale. Portabella fa vagare Christopher Lee per una Barcellona da sogno. Senza dubbio il film di Portabella strutturalmente più complesso e più profondamente politico, ferocemente poetico. — pereportabella.com