Triangle of Sadness

Film - 2022
7,6
300K
Triangle of Sadness è un film con Harris Dickinson, Charlbi Dean, Zlatko Burić, Woody Harrelson, Henrik Dorsin Cast completo. Regia di Ruben Östlund. Titolo originale Triangle of Sadness, durata 149 minuti. Generi Commedia, Dramma.

recensioni

Recensione di  Il Buio In Sala - Giuseppe Armellini Il Buio In Sala - Giuseppe Armellini
Charlbi Dean è bellissima.I suoi occhi dolcissimi (tra l'altro occhi - ma anche gran parte del viso - che mi hanno richiamato una persona importante per me), il suo sorriso altrettanto.Sapere che se ne è andata a soli 32 anni (e non si sa nemmeno bene come) fa davvero stringere il cuore.Ma la cosa davvero impressionante è un'altra.Il suo personaggio, la modella Yaya, è anche l'unico che (molto probabilmente) muore nel film, in un finale sospeso e bellissimo.Ma non solo questo.Perchè in tutti e 3 i film che ho visto di Ostlund, film molto cerebrali, sarcastici, "freddi" e ironici, il suo è forse l'unico personaggio veramente umano, caldo, tragico, e l'unico che mi abbia dato l'idea che sappia veramente amare.E ritrovarsi quindi a sapere che se è andata a soli 32 anni l'unica attrice in tutta la filmografia di Ostlund nel cui personaggio ho percepito amore e tragedia e l'unica - anche - che in Triangle of Sadness andrà presumibilmente a morire (tra l'altro nell'ultima inquadratura) mi ha dato una sensazione fortissima, quelle sensazioni in cui ti sembra che cinema e realtà siano impercettibilmente legati e che nei ruoli interpretati ci sia quasi un legame spirituale con la vita reale.Io ho trovato magnifica Yaya, ne ho colto il dolore, l'empatia, il disagio, il sentimento. Solo con lei ho vissuto questo, e non soltanto in Triangle of Sadness ma in tutti i personaggi della filmografia di Ostlund. Non so se sia un caso.Ennesimo film del regista svedese che "percepisco" bellissimo ma non riesco ad inquadrare perfettamente e farlo mio.I suoi film sono satira, sono una straordinaria rappresentazione, fredda ma ironica allo stesso tempo, della società in cui vive, delle ipocrisie, delle differenze tra classi sociali, dei suoi paradossi.Non è un caso, però, se alla fine il suo film che più mi Leggi tutto
Recensione di  Diego Cineriflessi Diego Cineriflessi
Il cinema d'autore fa sempre fatica a girare commedie. Sono sempre più rari i registi che sanno girare in modo sarcastico ed ironico e riescono a far ridere il pubblico in modo intelligente. Probabilmente proprio per questo, nonostante imperfezioni evidenti, i film di Ostlund sono sempre una boccata d'aria e alla fine dei Festival portano sempre a casa premi.Triangle of sadness è il suo primo film in inglese e rappresenta evidentemente uno sforzo produttivo più importante dopo il bellissimo Forza maggiore e il discusso The square. Triangolo perché composto di tre parti profondamente diverse tra loro soprattutto nell'ambientazione perché l'occhio di Ostlund è e resta chirurgico e crudele.Il primo episodio, probabilmente il più facilmente riconducibile allo stile dell'artista, insieme al prologo, è la parte più riuscita del film. Dialoghi serrati di una coppia in cui l'uomo moderno è costantemente in crisi nonostante l'avvenenza e il benessere. La seconda parte sulla nave è puro divertimento grottesco in cui si accentua l'assurdità del lusso, mentre la terza che racconta la vita sull'isola è la più prevedibile tanto da far chiudere a fatica il film.Molti critici hanno scritto che le prevocazioni di Ostlund sono dozzinali e si sono chiesti a chi può bastare questo. Sinceramente mi sento di dire che a me bastano. Perché lo sguardo freddo e distaccato della camera funziona. Non parteggia per nessuno perché l'umanità non ha più possibilità di salvezza: i sistemi sui cui si è poggiata per secoli, comunismo e capitalismo hanno fallito o stanno tragicamente crollando e così tutti i suoi rappresentanti. Camera spesso fissa, utilizzo della colonna sonora straniante, montaggio intransigente. Bello.Discussa Palma d'oro di Cannes e probabilmente non un film per tutti i palati The triangle of sadness è un'opera stupefacente, imperfetta eppure totalmente affascinante. Forse falsa come i suoi protagonisti, ma probabilmente noi amiamo Leggi tutto
La tragedia si trasforma in farsa di  Beatrice Bianchini Beatrice Bianchini
La storia si ripete sempre due volte: la prima volta come TRAGEDIA, la seconda come FARSA.(Karl Marx)IncipitUn “ubermensh ariano” gay intervista modelli e evince che basta essere di bell’aspetto per fare questo lavoro, ma occorre anche saper camminare, chissà che si riesca a farlo contemporaneamente.L’alternanza tra fare la faccia H&M e la faccia Balenciaga è esilarante… il lusso prevede il broncio, mentre il marchio pop il sorriso.Prima parte: Yaya e CarlLei è una influencer e lui un modello: imbarazzante discussione al ristorante su chi deve pagare il conto e perché. Lo stesso imbarazzo che Östlund costruisce su The Square, quando dopo un rapporto sessuale due discutono su chi debba gettare il profilattico e perché.Stereotipi maschio/femmina, retaggi culturali e presunta uguaglianza.Seconda parte: lo YachtCrociera di lusso: l’equipaggio al motto “money, money, money” ossia ottenere una lauta mancia, deve rispondere sempre che tutto è possibile, anche quando la richiesta di una ospite russa pretende che tutto il personale faccia una nuotata, per dare una risposta di falsa uguaglianza alla sua “coscienza”, che artificiosamente chiede un cambio di posto tra padrone e servitù.E mentre qualche altro ospite deluxe fa notare che le vele sono color grigio chiaro mentre sul depliant erano bianco candido inizia ad avvicinarsi la tempesta.Il capitano non vuole uscire dalla sua cabina mentre suona “scandalosamente” l’Internazionale in tutto lo yacht, è ubriaco ed evidentemente non ce la fa ad incontrare tutti quei multimilionari, lui che specifica di non essere comunista ma marxista.La cena del capitano si farà e uno scontro di aforismi e citazioni marxiste e reaganiane sarà il derby tra il conduttore dello Yacht e il capitalista russo che “vende merda”, mentre agli ospiti vengono serviti ricci di mare con estratto di alga e polpo grigliato e affumicato al fumetto di lime…Il mare è in tempesta e le onde Leggi tutto

trama

Carl e Yaya, una coppia di modelli, vive l'entusiasmo della Settimana della Moda di Milano prima di partire per un'esclusiva crociera a bordo di uno yacht nei Caraibi. Mantenuta in maniera impeccabile, l'imbarcazione è pilotata da un capitano di mare marxista e stravagante. La vacanza prende però una piega del tutto inattesa a causa di diversi eventi che si susseguono, da un'intossicazione alimentare a un attacco di pirati. Giunti su un'isola deserta, Carl, Yaya e i pochi altri passeggeri sopravvissuti dovranno abituarsi a vivere sotto le regole di un nuovo leader di gruppo: una cameriera filippina di mezza età.

trailer

supporto fisico

DVD e Blu-Ray

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