Trap

Film - 2024
6,9
53.4K
Trap è un film con Josh Hartnett, Ariel Donoghue, Saleka, Hayley Mills, Alison Pill Cast completo. Regia di M. Night Shyamalan. Titolo originale Trap Generi Thriller, Horror, Crime.

recensioni

La rinascita continua... di  Rael70 Rael70
ScreenplayScenographyActing
…e sono due consecutivi e adesso potrebbe non essere più una casualità. Se con “Bussano alla porta” Manoj Shyamalan aveva dimostrato di cercare di ritrovare la vecchia vena perduta, con questo “Trap” il regista nativo indiano dimostra che probabilmente è sul sentiero giusto per ritornare in auge. “Trap” è un thriller vecchio stampo che senza sangue, squartamenti o roba simile, rimette le cose a posto: la tensione in primo piano con lo spettatore che, sebbene sappia chi sia il ricercato, è sempre sulle spine, uan sorta di “Intrigo Internazionale” al contrario: lì era il buono Cary Grant a fuggire continuamente per non farsi uccidere, qui è il cattivo Josh Hartnett ad apparire come un topo che cerca di sgattaiolare in ogni modo possibile da un teatro che sembra un labirinto senza via di fuga… Hartnett è protagonista di una ottima prova (era già in gamba ai tempi di “Slevin” ma adesso è passato ad un livello superiore) misurata al punto giusto, riuscendo a non andare fuori dalle righe (è un pazzo che dilania le sue vittime ma, al tempo stesso, è un padre amorevole e un marito devoto) e il film si basa interamente sul suo personaggio, questo Cooper che nessuno conosce come “Il macellaio” ma che nasconde un profondissimo trauma nei confronti della madre ormai defunta. “Trap” non è un lavoro perfetto ma riesce lo stesso a convincere lo spettatore: il protagonista sembra essere un moderno concerto con tutto quello che ne consegue (adorazione dei fan, merchandising, idolatria, show business, sicurezza, etc.) e in questo contesto la gioia, la leggerezza e la voglia di lasciarsi andare oltrepassando i propri freni inibitori sembra essere una cosa scontata. Eppure il concerto è solo un contesto, una sorta di scacchiera dove si muovono 4 pedine fondamentali: il Re (Hartnett) che, di volta Leggi tutto
Recensione di  Balkan Castevet Balkan Castevet
Shyamalan gioca con le aspettative dello spettatore dirigendo si un trhiller ansiogeno e ricco di tensione ma che si interroga su cosa si aspetta l'altro, un po' come in The Visit Shyamalan costruisce la tensione per poi andare volutamente sopra le righe, creando continui scenari di evasione spesso assurdi, del resto il cinema del regista è fatto sia di destino che di credere.Il killer Cooper è al concerto insieme a sua figlia dell' idolo di quest'ultima, Lady Raven. Al chiuso, con la polizia, steward onnipresenti sia dentro che fuori l'arena, il killer deve cercare continui scenari e strategie di fuga per non farsi arrestare.Il concetto di sovvertire le aspettative è subito chiaro quando la folla di ragazzina si affaccia per vedere Lady Raven uscire dal pullman, mentre invece esce un componente dello staff che per di più fa un gesti di stizza, quindi Shyamalan ironizza verso lo spettatore.Il film funziona anche nelle sue meccaniche di genere, lo spettatore scopre che Cooper è il killer nel primo terzo del film e mostrarlo sempre tra la folla, con le inquadrature e movimenti di macchina che mostrano di continuo la polizia e i possibili tentativi di fuga arricchiscono l'ansia e la tensione.Ottimo l'utilizzo di soggettive, Shyamalan nel film insiste molto con questo stilema, primi piano spesso centrali con lo sfondo fuori fuoco in modo che le reazioni dei personaggi sono sempre in focus e in evidenza, oltretutto i dialoghi in soggettiva aumentano lo stato di ansia.Lo si sa, Shyamalan riprende molto da Hitchock e in questo caso anche da De Palma, c'è la tipica suspance hitchockiana dove lo spettatore ha più informazioni dei personaggi, della polizia e degli impiegati dello staff con cui Cooper dialoga e interagisce.Sempre per il discorso del cosa si aspetta l'altro, è emblematico il dialogo tra Cooper e il Leggi tutto
Solido, ma senza veri colpi di genio di  Diego Cineriflessi Diego Cineriflessi
I film di Shyamaln lasciano sempre a bocca aperta, sia nel bene che nel male perché il suo è un cinema così puro da non aver paura del ridicolo e del folle in nome dello spettacolo e della narrazione. Questo Trap gioca sin dal titolo con le trappole: trappola per il protagonista, per la vittima, per la famiglia del cattivo e per lo spettatore sono solamente le più evidenti. Più si procede nel film più le situazioni si ribaltano velocemente in una sorta di imbuto verso la conclusione. Shyamalan, inserendo battute e scene comiche, ci dà una sorta di chiave per l'interpretazione del film, sembra volerci dire di non prendere tutto sul serio perché la trappola in fondo è un gioco, un non luogo in cui tutto può succedere, anche la fuga più rocambolesca. Ad ogni mossa per forza di cose arriva una risposta in una partita a scacchi con la follia. Due parti ben distinte: la prima più lenta e ritmata dal concerto in una sorta di musical/thriller; la seconda fuori dal palazzetto dove la musica lascia spazio ai colpi di scena e la sceneggiatura accelera pesantemente verso una sorta di Psyco moderno. Non il miglior Shyamalan, non un capolavoro, ma un film che fa passare quasi due ore senza guardare l'orologio. In fondo non è poco anche se da lui aspettiamo sempre opere come Il sesto senso, the village o anche solamente il più semplice The visit. Leggi tutto
Recensione di  Giacomo Pescatore Giacomo Pescatore
SoundtrackDirectionActing
Bel thriller di Shyamalan che tiene bene la tensione fino alla fine. Oltre che sulla regia, il film poggia sull'ottima interpretazione di Josh Hartnett (bentornato!) molto efficace nel rendere l'anima divisa in due del protagonista. Certo, alcuni passaggi sono forzati e bisogna sospendere l'incredulità per restare attaccati alla storia ma, ovviamente con le dovute proporzioni e differenze, era così anche per i film di Hitchcock…. Un film solido e piacevole, senz'altro consigliato. Leggi tutto
potenzialmente bellissimo di  Witchcatcher Witchcatcher
Potenzialmente un bellissimo film, viene bloccato da una seconda parte che subisce una specie di crollo narrativo, visivo e attoriale, non si capisce bene perchè. La prima parte è bella, avvincente e spettacolare. Prove attoriali, specie di Hartnett davvero molto sopra la media e trovate geniali. Ok, ma poi? Tutto finisce appena vanno via dal concerto. Peccato! Leggi tutto

trama

Un padre e la figlia adolescente assistono ad un concerto pop ma ben presto si rendono conto di essere al centro di un’oscura e sinistra vicenda.

trailer

supporto fisico

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