The Well

Film - 2024
7,3
44.2K
The Well è un film con Lauren LaVera, Claudia Gerini, Giovanni Lombardo Radice, Linda Zampaglione, Jonathan Dylan King Cast completo. Regia di Federico Zampaglione. Titolo originale The Well, durata 91 minuti. Genere Horror.

recensioni

Recensione di  Emiliano Baglio Emiliano Baglio
Al momento la scommessa rappresentata da The well appare vinta. È lo stesso Federico Zampaglione a certificarlo in un post su Facebook nel quale scrive che “con oltre 17.000 spettatori…è ufficialmente l'horror italiano totalmente indipendente e lontano dalle grandi distribuzioni…che ha incassato di più negli ultimi 15 anni".Non era facile visto che il film è uscito in pieno agosto con poche proiezioni per lo più in orari notturni, il tutto senza contare l'assurdo divieto ai minori di 18 anni che, per un horror, è sembrata una vera e propria punizione.Invece The well si appresta anche ad essere distribuito in ben 104 paesi, compresi gli Stati Uniti.Sarebbe sin troppo facile rovinare la festa soffermandosi sui difetti del film, che pure ci sono, a cominciare da un doppiaggio che ha, giustamente, ricevuto critiche unanimi e che spesso fa sperare nella morte dei protagonisti pur di non sentirli più.Però a Zampaglione gli si vuole bene; si percepisce un amore profondo per l'horror ed una conoscenza del genere e delle sue regole che fa sì che il regista sappia bene cosa vuole il pubblico, anche perché il primo potenziale spettatore è proprio lui stesso.Sembra quasi che il leader dei Tiromancino realizzi i film che vorrebbe vedere e lo fa con passione, senza montarsi la testa o darsi le arie da grande regista.The well ricorda uno di quei b-movie anni ‘80 realizzati spesso per il mercato delle videocassette o per la televisione; d’altronde stiamo parlando di un film super indipendente; realizzato in tempi record e con un basso budget.La storia principale è quella di Lisa Gray (Lauren LaVera) giunta in Italia, nel piccolo paese di Sambuci, per restaurare un quadro di proprietà della duchessa Emma Malvisi (Claudia Gerini).Impossibile non pensare alle atmosfere de La casa dalle finestre che ridono di Pupi Avati che è solo Leggi tutto
Recensione di  Luigi Pastore Luigi Pastore
SoundtrackDirectionScreenplayCostumesScenographyMake-upSpecial effectsActing
Il film di Federico Zampaglione è il vero rilancio dell’horror italiano, come quel bel cinema che ci ha fatto innamorare dei nostri grandi maestri. Ad una prima visione non ti rendi subito conto di ciò che stai guardando; lo vedi proprio come un viaggio sulla giostra degli orrori, una danza macabra di scene brutali e sanguinarie in una narrazione gotica in cui echeggiano i fantasmi dell’immaginario collettivo. Solo ad una seconda visione scopri quelle chiavi di lettura che fanno comprendere la sua vera essenza.Federico Zampaglione, il regista di film dell’orrore che canta canzoni romantiche, qui ci racconta davvero il suo smisurato amore per il genere, specialmente quello italiano. Il suo romanticismo dark ci accompagna per mano in questa fiaba oscura, dove il mostro forse è qualcosa di diverso da come ci appare. L’abilità del regista sta proprio nel disorientare lo spettatore, mostrando solo una faccia della luna, mentre dietro essa si nasconde una poetica di fondo che contrasta con la crudeltà di un horror spietato, fino alla fine, che lascia intendere che la vera mostruosità è nell’animo umano, e che le vittime e i carnefici possono anche scambiarsi di ruolo. THE WELL è senza dubbio l’horror italiano che aspettavamo da tempo, che è già diventato un fenomeno mediatico, che ha coinvolto tanti appassionati del cinema indipendente di genere, e che si fa apprezzare proprio per quel suo gusto sanguinario che solo un vero appassionato come il regista riesce a rappresentare con una messa in scena di respiro internazionale.È il capolavoro di Federico Zampaglione? Probabilmente sì, visti anche i risultati al botteghino italiano, che alla seconda settimana di programmazione continua a restare nella top ten e, quasi contemporaneamente, esce nei cinema di New York e Los Angeles, tanto da far esplodere un entusiasmo contagioso ribattezzato subito la THE WELL MANIA. Sui Leggi tutto
Recensione di  Balkan Castevet Balkan Castevet
Horror italiano diretto da Federico Zampaglione che si rifà molto agli horror italiani anni ‘70 prendendo da Argento, Avati, Bava mischiando l’ambientazione gotica a momenti di violenza spinta e cruda.La messa in scena del film non risulta sciatta, nonostante il basso budget e Zampaglione sa tirare fuori buoni movimenti di macchina , alcune idee registiche e una buona gestione degli effetti artigianali e dello splatter.I difetti maggiori sono invece sul lato della scrittura e della recitazione, su quest'ultimo aspetto lascio in parte il beneficio del dubbio in quanto ho visto il film doppiato.L'inizio del film con la protagonista Lisa dentro il pullman diretto per Sambuci ricorda molto l'incipit di diversi horror anni ‘70 e volendo anche Suspiria così come l'incipit del film dove Lisa, dagli Stati Uniti, è chiamata per restaurare un quadro ridotto in pessime condizioni causa incendio presso il castello della duchessa Emma Malvisi ricorda molto La Casa dalle Finestre che Ridono di Pupi Avati ma anche Il Medaglione Insanguinato di Dallamano.Lisa che guarda fuori dal finestrino con il riflesso del suo volto è un monito per il finale del film, il riflesso richiama il doppio, le due anime e dunque l'arco narrativo che vedrà Lisa protagonista.La narrazione del film è divisa, perlopiù, in due blocchi, Lisa che restaura il quadro dentro il castello con la presenza della duchessa Emma e la figlia Giulia e il team di biologi che Lisa conosce ne pullman, che saranno prigionieri nel sotterraneo del castello vittime di violenze feroci.Sulla scrittura, il team di biologici non ha praticamente caratterizzazione dunque per lo spettatore allo spettatore interessa poco del loro esito. I momenti splatter sono godibili e con effetti artigianali buoni, nel film c'è ad esempio una schiena dove viene strappata la pelle, un bulbo oculare strappato e tanto altro sotto quest'aspetto, però rimane Leggi tutto
Sotto l'asticella di  Rael70 Rael70
Quando ci si impegna a realizzare un qualunque progetto si possono attuare svariate tecniche per raggiungere l'obiettivo finale ma una cosa non può e non deve mancare mai: l'elemento essenziale. Un dolce senza zucchero non sa di nulla anche se si utilizzano gli ingredienti più pregiati, iscriversi ad un corso di studi senza avere alcuna motivazione non ha senso, partecipare ad una maratona senza allenamento è una idiozia. Il Cinema non sfugge a questa regola: come ho già scritto più volte (recentemente in “The Watchers”), ci sono generi in cui, a prescindere dalla qualità tecnica finale (regia, fotografia, interpretazione, colonna sonora, ambientazione, VFX), un elemento deve essere sempre presente e messo in forte evidenza: la tensione o ancor meglio il rabbrividire (dall'inglese thrill da cui, conseguentemente, deriva il termine thriller ossia far rabbrividire, tenere costantemente in tensione lo spettatore). Generi come l'Horror hanno nell'elemento thriller la loro spina dorsale, senza se e senza ma: ci sono film che hanno il fine ultimo di disgustare lo spettatore, altri di spaventarlo ogni dieci minuti facendolo sobbalzare dalla sedia e altri ancora che impauriscono creando, nella mente dello spettatore, degli incubi notturni a cui non è così facile sfuggire in poco tempo. Ognuno può attendersi determinati aspetti da un film appartenente a questo particolare genere, personalmente da un horror mi aspetto tensione e mistero, aldilà di smembramenti più o meno sanguinolenti, più o meno espliciti: la macelleria non genera tensione e men che mai mistero (solo l'inarrivabile “Martyrs” di Laugier c'è riuscito) Si dice che in Italia non si realizzano più film di “genere” e, al tempo stesso, si da grande importanza al cosiddetto “cinema d'autore”: entrambe le etichette, create da critici e giornalisti, sono odiose e hanno una funzione divisoria (separare il mainstream dalla "colta" elite); personalmente, non ho mai dato retta Leggi tutto
Recensione di  Cinedan Cinedan
SoundtrackDirectionCostumesMake-upSpecial effectsScreenplayScenographyActing
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film che celebra l'horror di  Witchcatcher Witchcatcher
Finalmente un film che celebra l'horror nostrano, con cura, amore e sapienza. Aggiungendo tutto un mondo inedito e personale che rende preziosa la pellicola. Le cose che mi hanno colpito di più sono la tensione crescente, la regia efficacissima e la dimensione fantasy che sfocia nel terrificante, molto ben rappresentata. Non era facile fare un lavoro del genere, che richiamasse i grandi cult senza cadere nel “già visto”. Qui c'è estetica, nuovo, vintage e fiaba. Molto bello! Leggi tutto

trama

Lisa Gray è una giovane restauratrice, figlia d'arte, che si reca in un piccolo villaggio italiano per portare al suo antico splendore un dipinto medievale. Lei non lo sa, ma metterà la sua vita in pericolo a causa di una maledizione legata al dipinto e di un mostro creato e nutrito dal dolore più estremo, imprigionato sul fondo di un pozzo.

trailer

supporto fisico

DVD e Blu-Ray

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