Un ornitologo (Hayden) va in gita su un'isola deserta vicino alla terraferma con la moglie (McNally) e il figlio piccolo, e viene raggiunto dalla sorella della moglie (Strasberg), che sta riprendendo un aborto; più tardi, viene scoperto un detenuto evaso (Whitman). Una situazione che può sembrare abbastanza naturalistica, ma la forma non lo è mai: gli incidenti sono isolati, le relazioni incrociate sono oblique, le emozioni sono inspiegabili. E man mano che la narrazione diventa gradualmente coerente, Guerra la sminuisce audacemente con una serie di enfatizzazioni inquietanti. Inquietante e ambiguo come qualsiasi cosa di Herzog.