Godard costruisce uno studio lirico del processo cinematografico e creativo decostruendo la storia del suo film Passion del 1982. "Non volevo scrivere la sceneggiatura", afferma, "volevo vederla". Posizionandosi in una sala di montaggio video davanti a uno schermo cinematografico bianco che evoca per lui la “famosa pagina bianca di Mallarmé”, Godard utilizza il video come un quaderno di schizzi con cui riconcepire il film. Il risultato è una riflessione filosofica, spesso divertente, sul desiderio e sul lavoro che informano il processo concettuale e di creazione delle immagini del cinema.