Nostalgia

Film - 2022
7,6
252.7K
Nostalgia è un film con Pierfrancesco Favino, Francesco Di Leva, Tommaso Ragno, Aurora Quattrocchi, Sofia Essaïdi Cast completo. Regia di Mario Martone. Titolo originale Nostalgia Genere Dramma.

recensioni

Recensione di  Il Buio In Sala - Giuseppe Armellini Il Buio In Sala - Giuseppe Armellini
Era soltanto il mio secondo Martone.Il primo, Capri-Revolution, mi lasciò un'impressione strana, tanto interessante e particolare per molti versi quanto talmente pieno di cose da darmi l'impressione di non riuscire a tenerle tutte assieme.Ecco, Nostalgia no, Nostalgia è un film che ho amato tutto e a cui riuscirei a cambiare davvero poco.Felice è un bel 55enne (il solito spettacoloso Favino i cui sorrisi e i cui occhi mi rapiscono sempre, mortacci sua) che vediamo tornare a Napoli in aereo.Scopriremo poi che vive a Il Cairo da 40 anni, fuggito dalla sua città natale in seguito ad un episodio che verrà fuori solo a metà film.A Napoli c'è ancora la sua anzianissima madre.E tanti tanti ricordi.Tra i quali quello dell'amico del cuore, più d'un fratello, amico che adesso ha preso una strada molto diversa dalla sua.Felice vuole incontrarlo, a tutti i costi.Martone racconta (ancora una volta, come in tutta la sua carriera) la sua Napoli e basterebbe solo quella a far grande il film.Siamo nel Rione Sanità, uno dei quartieri più popolari e degradati della città (malgrado mi hanno raccontato come, in realtà, questo rione nacque come polo borghese e nobiliare).E' una Napoli "vecchia", bellissima, fatta di viuzze, mercatini, murales.Soprattutto nei primissimi minuti del film Martone sfrutta il suo personaggio per aggirarsi in questi vicoli e in mezzo a queste persone (curioso come Felice, probabilmente solo per l'abbigliamento, venga preso sin da subito come uno "di fuori", vedere ad esempio il cameriere che gli fa domande in inglese) facendo calare lo spettatore sin da subito in un contesto tanto affascinante quanto "nervoso" e "stretto", un contesto in cui il personaggio di Felice ci sembra continuamente fuori posto.In realtà Felice, e questo è un aspetto talmente importante del film da ricavarci fuori quasi una tematica, si sente completamente a suo agio.La sua Leggi tutto
Recensione di  Diego Cineriflessi Diego Cineriflessi
Mario Martone è uno dei principali registi italiani, viene invitato nei più importanti festival internazionali nonostante il suo cinema sia profondamente italiano, se non regionale, e sicuramente non facilmente esportabilile (vedasi Noi Credevamo o Qui rido io). Con Nostalgia cerca di raccontare uno stato d'animo sin dalla scelta del titolo. Raccontando la storia di un uomo che torna dopo quarant'anni nella sua città natia, Martone cerca di creare un mood in cui la realtà è i ricordi si mescolano senza soluzione di continuità, ma con le persone che sono inevitabilmente cambiate a causa dell'ambiente e delle esperienze. Formato cinematografico diverso, più compatto, per i ricordi, come se in qualche modo la memoria ne offuscasse la veridicità, ne edulcorasse il contenuto per una difficile messa a fuoco. Perché Nostalgia è un film cupo, con un protagonista che si aggira silenzioso tra i vicoli bui del Rione Sanità di Napoli, uno dei più pericolosi, più o meno consciamente alla ricerca del suo alterego, della sua nemesi. C'è tanto, forse addirittura troppo in quest'opera, con una parte iniziale bellissima in cui Martone ci regala una toccante scena tra un figlio e una madre, una sorta di Pietà a caratteri invertiti in una fotografia asciutta ed essenziale. Toccante. C'è la camorra, c'è il rapporto con la fede e la Chiesa, c'è la ricerca delle proprie radici nonostante tutto, c'è la gioventù e l'età matura.Passato in concorso a Cannes dove però non ha raccolto nulla Nostalgia è un buon film che però paga due punti essenziali: l'inevitabilità dello sviluppo della trama (che lo rende purtroppo sfacciatamente prevedibile) e l'eccessiva freddezza dello stile di Martone. Probabilmente è un problema di chi scrive, ma lo stile del regista napoletano mi è sempre sembrato poco coinvolgente. Un film comunque da vedere. Leggi tutto
Recensione di  Giacomo Pescatore Giacomo Pescatore
Premetto che io a Favino vedrei recitare anche la lista della spesa, ho trovato questo film molto bello. Un film asciutto nella sceneggiatura, nella recitazione e nella regia, attraverso la quale Martone racconta ancora una volta (e ancora una volta bene) una Napoli vista dal basso, narrando il ritorno di un uomo che, dopo quarant'anni, sente il richiamo fortissimo della sua casa e di rifare i conti con la sua storia personale: le conseguenze, ovviamente, occorre lasciarle scoprire allo spettatore. Leggi tutto
Recensione di  Ignazio Venzano Ignazio Venzano
Pur non essendo un fan del regista Martone, riconosco di aver visto un film “potente” nell'impotenza complessiva della storia, che non invoglia certo di andare a vivere a Napoli, tantomeno nel rione Sanità. Nella storia emergono il desiderio di un ritorno (dopo ben 40 anni di volontario esilio), il risvegliarsi dei ricordi a lungo sopiti, l'impegno di un sacerdote e della sua chiesa per una vita onesta, la difficoltà di smarcarsi dal male commesso in gioventù. Temi che mescolati tra loro fanno pensare. Anche se difficilmente sono cose che accadono nella vita reale, possono certamente accadere, e probabilmente nella Napoli che non conosciamo davvero accadono tuttora. Il film non propone soluzioni decisive, e non è nemmeno, in sé, una denuncia. E' un racconto freddo e imparziale, recitato davvero bene, di fronte a cui è difficile distrarsi. Leggi tutto

trama

Felice Lasco torna a Napoli, nel rione Sanità, dopo quarantacinque anni trascorsi fra Medio Oriente e Africa. La madre sta morendo e lui la accudisce fino all’ultimo con tardiva ma amorosa pazienza. Poi, invece di tornare al Cairo dove lo aspetta l’amata compagna, Felice sembra obbedire al richiamo delle radici e di un destino, e resta. Resta perché in attesa dell’incontro fatale con Oreste, noto ormai come delinquente incallito. Poi, imprevedibile, il delitto di un usuraio. Oreste gli sfonda la testa. Felice è agghiacciato, non tradisce l’amico ma si chiude in un silenzio pieno di angoscia finché uno zio non lo porta con sé a Beirut, dove comincia una nuova vita. Ora, dopo tanto tempo, Felice si espone alla sofferta bellezza della sua città, alla disperazione e anche al formicolare di speranze che agitano il Rione Sanità, illuminato dal testardo operare di don Rega.

trailer

supporto fisico

DVD e Blu-Ray

Feltrinelli Ibs.it Amazon

Torna su