Random reviews

Recensione di   Emiliano Baglio Emiliano Baglio

Inshallah a Boy

(Film, 2024)

Nawal (Mouna Hawa) è appena rimasta vedova. Ben presto si troverà a fare i conti con la società sessista, maschilista e patriarcale che la circonda, tra parenti codardi (il fratello) o avidi (il cognato) e con i segreti del marito.Inshallah a boy, primo lungometraggio del Giordano Amjad Al Rasheed, reduce da ben due premi vinti all’ultimo Festival di Cannes (Premio Rail d’Or e Gan per la distribuzione) è un ritratto al femminile della Giordania di oggi che allarga il suo sguardo al mondo.Rimasta sola Nawal dovrà fare i conti con la realtà.Innanzitutto con i segreti del marito, tra quel cellulare che squilla in continuo ma al quale poi, dall’altro capo del telefono non risponde nessuno sino al lavoro lasciato mesi prima.Non avendo un figlio maschio, la donna sarebbe costretta a dividere l’esigua eredità con il cognato Rifqi (Hitham Omari), il quale non sembra farsi scrupoli nel richiederle, tanto alcune rate inevase per l’acquisto di un pick up da parte del defunto marito, quanto la custodia della piccola Nora che arriverà persino a sottrarre con la forza alla madre.Ci sono solo due possibili soluzioni.La prima è trovare un nuovo marito ed un pretendente ci sarebbe pure, il suo collega Adnan che insieme a lei si occupa di un’anziana signora paralizzata.L’altra è avere un figlio maschio e ben presto la donna si convince proprio di essere incinta del defunto marito.Tuttavia non bisogna fare l’errore di credere che il destino che attende Nawal sia figlio della sua disagiata situazione economica.L’intera società giordana viene descritta come patriarcale in ogni suo aspetto, dalla legge che non tiene conto della difficile situazione di Nawal, alla burocrazia spietata nei confronti di una donna vedova.In tal senso il destino di Nawal è accomunato a quello di Lauren (Yumna Marwan), nipote della signora presso la quale lavora e dunque

Recensione di   Francesco Conti Francesco Conti

Sexocracy: The man of Bunga Bunga

(Film, 2012)

Un docufilm ben fatto, con un buon ritmo ma che non mi ha esaltato più di tanto. Forse perchè speravo in rivelazioni che poi non sono arrivate. Tutto già si sapeva. Il merito, comunque, è l'aver reso il tema non noioso raccontando un Lele Mora che non conoscevo. Potrebbe sembrare una lunga auto discolpa del Mora ma se si legge tra le righe non è così, anzi. Basta ascoltare bene quando racconta del bar 'mutanda' per capire che personaggio il Mora sia stato e ciò che abbia potuto fare per il suo amico Silvio.

Recensione di   Alexander Risson Alexander Risson

Qualcuno volò sul nido del cuculo

(Film, 1975)

Un bel film molto commovente con un finale magistrale. Uno dei film piu' toccanti che io abbia mai visto. La cosa sconvolgente e' che e' tratto da una storia vera. Nicholson da manuale.

Recensione di   DottRob Rob DottRob Rob

Body of Evidence - Il corpo del reato

(Film, 1993)

Guardando questo film capisco molte cose: perché Madonna non è una grande cantante con una grande voce, ma un'ottima manager di se stessa.Lei è una donna con pochissimo talento (l'unico talento che ha... è quello di aver scopato tutti gli uomini che hanno favorito la sua carriera). Qualcuno l'ha definita : la più grande puttana del mondo dello spettacolo! E forse ha ragione!Nel corso della sua lunga e gloriosa carriera è stata in grado di vendere la sua immagine ipersessualizzata per fare soldi e diventare ciò che è oggi: una vera icona del sesso.Allora perché siamo sorpresi da questo film? In fondo è un film erotico, dove le scene più belle sono quelle in cui Madonna appare nuda, con le sue belle tette e la sua figa folta; che prima monta il vecchio Andrew Marsh e poi decide di farsi montare dall'eccitato Goblim-Frank Dulaney.E poi è inutile scandalizzarsi in inutili critiche su questo film; chi l'ha visto l'ha fatto solo per vedere Madonna nuda che scopa!Perché secondo voi cosa le ha chiesto il produttore De Laurentiis quando l'ha chiamata per il film? "Madonna, devi sorridere, fare battute stupide, spalancare i tuoi bei occhi, ma... soprattutto devi spogliarti, mostrare tette e culo e scopare con assoluta convinzione con Willem Dafore! Perché il pubblico vuole solo questo da te!". Ed è stata brava in questo! Perché questo è ciò che è Madonna: una bambola del sesso polposa, burrosa, creata per compiacere gli uomini...

Recensione di   Gianluigi De Dea Gianluigi De Dea

Suntan

(Film, 2016)

CONTIENE SPOILER! Il film, scritto e diretto da Argyris Papadimitropoulos narra la storia di Kostis (Makis Papadimitriou), un medico capitato sulla piccola isola di Antiparos. L'inverno scorre monotono, con i suoi ottocento abitanti che attendono la bella stagione, quando l'isola si popola di giovani disinibiti.Proprio in estate Kostis incontra Anna (Elli Tringou), a cui presta le prime cure per una ferita ad una gamba, rimanendone subito ammaliato.Inizia così a frequentare la spiaggia dove lei passa il tempo in compagnia di alcuni amici. Kostis è sovrappeso, calvo e piuttosto introverso, quindi a disagio in una spiaggia per nudisti.Ma i giovani lo accolgono e iniziano così a frequentarsi. Nel corso di un party in piscina Kostis soffre nel vedere la disinvoltura con cui Anna si comporta con gli altri uomini: si sente un pesce fuor d'acqua. Ciò nonostante i due hanno un rapporto sessuale, ma Anna si allontana da lui, gettandolo nella più profonda disperazione. Come se non bastasse il comportamento di Kostis viene stigmatizzato dalla comunità locale, a causa delle sue frequentazioni e della leggerezza con cui affronta il suo lavoro. Alla fine viene licenziato. Sedotto e abbandonato l'uomo perde definitivamente la testa, e quando affronta la ragazza in modi bruschi, viene buttato fuori da un locale. Completamente privo di autocontrollo, rapisce un'amica di Anna, la droga e cerca di abusare di lei, ma desiste, rendendosi conto dell'efferatezza di ciò che sta facendo. Si prende cura della malcapitata, lacerato dal senso di colpa e dalla frustrazione. L'epilogo vede il protagonista inghiottito da un vortice che lo trascina nell'abisso di emozioni distruttive. Potremmo definire Kostis un moderno Antiulisse, d'altra parte siamo nell'arcipelago greco con un cast prevalentemente greco. Tuttavia, contrariamente all'eroe omerico che esercita il fascino del naufrago straniero sulle figure femminili delle isole in cui approda, la prospettiva di Suntan è

Recensione di   Raffaella Di Pretoro Raffaella Di Pretoro

Lampedusa - Dall'orizzonte in poi

(Serie TV, 2016)

Bisogna salvare le persone in mare non possiamo lasciare nessuno in mare i migranti vogliono solo vivere e noi dovremmo imparare da loro a vivere. Non arrendendoci. Mai perché dà sempre tutti siamo migranti .​​​​​​

Recensione di   Stefano De Rosa Stefano De Rosa

La zona d'interesse

La sensazione più ricorrente che ho provato durante la visione di questo capolavoro è stata quelli di un profondo, profondissimo fastidio che mi sono portato a casa e che continua a stare con me. Obiettivo di Glazer è proprio questo: infondere, radicare in noi una insopportabile sensazione di fastidio…” perché è successo tutto questo? perché sta succedendo ancora?” Quella stessa sensazione di fastidio che si prova guardando la celeberrima scena della spiaggia in UNDER THE SKIN (che ad oggi per me rimane insuperata per livelli di tensione, angoscia e pathos) e anche lì ci chiediamo perché? perché non fa niente? domanda che automaticamente ci viene da ribaltare su tutti noi…perché non facciamo niente? E Glazer vuole che questo fastidio ce lo portiamo a casa…la musica straniante di Mica Levi (immensa anche in UTS) con cui inizia film ritorna dopo l’ultima immagine, come monito incessante… La poetica di Glazer si basa sui contrasti, sugli opposti, che stimolano, attivano la reazione dello spettatore che è portato a farsi mille domande sulla natura umana, sulla solidarietà, sulla mancanza di solidarietà, sull’amore, sull’odio, sulla solitudine (Höss in fondo è un uomo solo, solissimo), sulla morte…Contrasti ce n’erano tantissimi in UTS e ce ne sono ancora di più in TZOI, come:la doccia della piscina che perde acqua (simbolo di vita) che richiama le “docce” delle camere a gas;stesso discorso per le api che favoriscono la vita riprese sui fiori coltivati con la cenere dei prigionieri morti;e per la cenere nell’acqua del fiume;e per i girasoli e i crisantemi;la vite che copre il muro…nel Vangelo la chiesa d'Israele è paragonata alla vigna nella quale Gesù rappresenta la vite;la camera termica che nel freddo della notte riprende l’animo caldo della ragazza polacca;subito dopo sempre Alexandra suona al pianoforte le note che ha trovato su un pezzo di

Recensione di   La Prof Dell' Horror La Prof Dell' Horror

Titane

(Film, 2021)

Mettiamo insieme un superbo Vincent Lindon nel ruolo di un padre disperato, con un figlio scomparso da anni, e quel trauma non lo ha mai superato. Schiavo degli steroidi e un filino schizzato. Aggiungiamoci una trentenne psicopatica, che uccide senza una valida motivazione, oltre forse allo shock subito da piccola, a causa di un tragico infortunio. Misceliamo il tutto con l'apoteosi dell'assurdo, che non so se sia più da imputare al restare incinta di un veicolo, o a taluni comportamenti umani evidentemente privi di senso, e otteniamo Titane.Il film di per sé sarebbe anche interessante, a grandi linee angosciante e inquietante, il problema è che secondo me attinge troppo qua e là, e finisce col soffrire di una discreta mancanza di identità. Prende spunto da un grande Cronenberg senza sfiorare minimamente la genialità de La mosca o di Crash, ricorda qua e là The Neon Demon, ma poco ha a che vedere con la classe di quel girato. Punta tutto sul lanciare dei messaggi, e per giustificare i suddetti (un rafforzamento che passa attraverso la sofferenza, il cambiamento della gravidanza e la successiva rinascita, l'accettazione del nuovo), si va a scadere talvolta in qualcosa che può rasentare il ridicolo.D'accordo riuscire a nascondere un seno non eccessivamente prorompente con della fasciature, ma una pancia sul punto di esplodere no, non ce la posso fare. E anche il balletto finale tra i pompieri allibiti, non sapevo se ridere o piangere. Dov'è finito il pancione, ma siamo seri? Secondo me, nemmeno il più malvagio dei corsetti in pelle che possiedo, sarebbe capace di contenere cotanta abbondanza, tanto meno di rendere fluida quella danza (ma al nono mese poi, è possibile muoversi così facilmente? Non credo, mi pare la pubblicità di quella marca di assorbente, com'è che si chiama? Vai col paracadute, gettati senza

Recensione di   Il Buio In Sala - Giuseppe Armellini Il Buio In Sala - Giuseppe Armellini

Suntan

(Film, 2016)

Suntan sembra cominciare da dove finiva un altro bellissimo film greco (tra l'altro l'ultimo che ho visto), Chevalier della Tsangari.Ancora una nave, ancora il mare, lo stesso attore (che lì si perdeva in mezzo agli altri) in un ruolo praticamente identico a quello del film della Tsangari.Kostis è un medicozzo ultraquarantenne, schivo, buono, apparentemente -e anche nei fatti- non un luminare.Finisce, non si sa come, nell'isola di Antiparos che - come nome vi annuncia in modo perfetto- è piccola isoletta davanti Paros.Ci arriva d'inverno, nel periodo natalizio, che nella sua stanza c'è anche un Babbo Natale che prova timidamente ad illuminare e rendere meno silenziosa e deprimente la cosa.L'isoletta d'inverno è un mortorio, una specie di grande bar dove uomini bevono e parlano di fica nell'attesa che poi, l'argomento di cui parlano, arrivi d'estate.E ad Antiparos, di quella cosa, ne arriva tanta, tantissima. E non solo ne arriva tanta ma questa è un'isola senza inibizioni, in cui in spiaggia ragazzi e ragazze se ne stanno nudi senza problemi, falli, tette e vagine al vento.Un'isola dello sballo e del divertimento insomma, con a disposizione tante spiagge e una popolazione autoctona (solo 800 abitanti) che è troppo esigua per potersi sentire turbata.Turbata un cazzo, viene da dire, non vedono l'ora arrivi l'estate per poter lustrarsi gli occhi e fare, finalmente, qualche affare (si lavora praticamente solo 3 mesi l'anno). Succede una cosa .Succede che nella piccola clinica di Kostis arrivi una bellissima ragazza (greca ma comunque in vacanza, non di lì) che ha avuto un piccolo incidente col quad.La ragazza è accompagnata dai suoi 4 amici stranieri, un gruppetto di bei ragazzi e belle ragazze completamente fuori di testa. In quei 5 minuti in clinica succede di tutto. Il timido Kostis è travolto dall'esuberanza del gruppetto (molto promiscuo tra l'altro, tutti vanno

Recensione di   Seby Midolo Seby Midolo

Ufo robot Goldrake contro il Grande Mazinga

(Film, 1976)

UFO ROBOT GOLDRAKE CONTRO IL GRANDE MAZINGA EDIZIONE RIMASTERIZZATA DA YAMATO VIDEO, PRESENTATA IN QUALITà ULTRA HD 2160p 4K DTS HD+ MASTER AUDIOSINOSSIDeluso dai ripetuti fallimenti di Gandal e Hydargos, Re Vega affida il compito di conquistare la Terra all'astuto e spietato comandante Barendos, che elabora subito un geniale piano per distruggere UFO Robot Goldrake: invece di portare all'attacco i Mostri di Vega più volte dimostratisi inefficaci contro Goldrake, Barendos si impadronisce infatti dell'arma più potente a disposizione dei terrestri: Il Grande Mazinga.Dopo averlo rubato dal Museo dei Robot esposto come simbolo della pace unitamente a Venus Alfa, Mazinga Z, Dianan Alfa e Boss Robot, fa rapire Alcor e lo sottopone al lavaggio del cervello utilizzando la propria macchina infernale, Alcor in balia degli spaziali di Vega viene totalmente sottomesso e rivela a Barendos tutti i segreti dei Super Robot, compresa la potenza combattiva de Il Grande Mazinga.Sfruttando i dati ottenuti, il diabolico ufficiale di Vega, si lancia personalmente all'attacco del Centro per le Ricerche Spaziali diretto dal Dottor Procton e si appresta a scatenare la più titanica delle battaglie; quella tra Il Grande Mazinga e Goldrake!Uno scontro epico che è divenuto un cult dell'animazioneRiuscirà Goldrake a sconfiggere il suo avversario? è come?NOTA: il mediometraggio "UFO Robot Goldrake contro Il Grande Mazinga" ci mostra per la prima volta in assoluto Alcor che pilota Il Grande Mazinga al posto di Tetsuya (ancora convalescente per le gravissime ferite riportate nella guerra contro l'Impero delle Tenebre).#GrandeMazinga #IlGrandeMazinga #greatmazinger #IlGrandeMazinger #Grande #Mazinga #Mazinger #GranMazinger #GrandMazinger #grandemazinger #Goldrake #Goldorak #UFORobotGoldrake #Grendizer #UFORobot #AtlasUFORobot #UFORobotGrendizer #Grandizer #GoNagai #UFOロボグレンダイザー #UFORoboGurendaizā #MazingaControGoldrake #Grīndāyzar #جريندايزر #Gurendaizā #グレンダイザー #GoldorakRymdfantomen

Recensione di   Giubertoni Michele Giubertoni Michele

Antonia

(Serie TV, 2024)

Serie tv su Prime video iniziata a vedere il 5 03 24abbastanza piacevole con attrice protagonista Chiara Martegiani per ora prende abbastanza la serie ruota intorno all' endometriosi il problema principale della protagonista inoltre e presente un bel gattone nero e una Gallina….

Recensione di   Samantha Radio 80 Samantha Radio 80

Yesterday

(Film, 2019)

Come ricordare i mitici Beatles attraverso un escamotage geniale in chiave comica…ricorda la scena di quell’Immenso Film “Non ci resta che piangere” in cui trovandosi misteriosamente nel passato Troisi cantava le canzoni dei Beatles a una donzella che voleva conquistare, che giustamente rimaneva affascinata non avendole mai ascoltate :) Guardatelo, grazie Filmamo

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Screenworld I MIGLIORI FILM DI TODD HAYNES

I MIGLIORI FILM DI TODD HAYNES

Fra le uscite più interessanti di marzo, quella di May December rischierebbe di passare clamorosamente inosservata: il nuovo film di Todd Haynes, candidato agli Oscar di quest'anno senza che l'Italia abbia potuto vederlo in tempo, è soltanto l'ennesima opera di uno degli autori più eleganti e importanti degli ultimi decenni di cinema. Non è un'esagerazione considerare Haynes, regista dal cuore postmoderno, come uno dei nomi più influenti dentro e fuori Hollywood: nel corso degli scorsi 40 anni, le sue pellicole hanno sempre lasciato il segno per il loro stile, per la loro capacità innata di ribaltare le convenzioni sociali attraverso la magia dell'estetica e la decostruzione della realtà. L'arrivo di May December rappresenta un'occasione imperdibile per recuperare i lavori di un artista a suo modo trasgressivo, anticonvenzionale e quasi sempre impeccabile nella messa in scena. Ecco quindi i consigli migliori per scoprire il cinema di Todd Haynes, un universo artistico che gioca costantemente tra realtà parallele e storie intrecciate per colpire direttamente chi osserva. 1. Velvet GoldmineDopo un debutto estremamente interessante, tra produzioni premiate al Sundance e piccoli cult come Safe, il 1998 è per Haynes l'anno della ribalta. Velvet Goldmine, opera di culto per gli appassionati, è un intrigante opera di finzione che esplora la vita della rockstar Brian Slade (personalità accattivante che si ispira fortemente a icone come Lou Reed, Iggy Pop e David Bowie). Sfruttando alla perfezione un cast in cui spiccano Ewan McGregor, Jonathan Rhys-Meyers e Christian Bale, questo film mette insieme squarci assai differenti per costruire una narrazione non lineare che cattura dall'inizio alla fine. Una cifra stilistica, soprattutto in sceneggiatura, che rimarrà tale in tutte le opere successive.2. Lontano dal ParadisoPur avendo raggiunto una discreta fama negli anni '90, sono gli inizi degli anni 2000 a consacrare il talento di Haynes anche agli occhi

Cinemaserietv 5 FILM FANTASY DA VEDERE SU NETFLIX

5 FILM FANTASY DA VEDERE SU NETFLIX

Creature fantastiche, universi da esplorare, eroi che devono sancire un proprio arco e confrontarsi con villain temibilissimi: il genere fantasy è, indubbiamente, tra i più coinvolgenti, tanto nella letteratura quanto nel mezzo audiovisivo. Non a caso, è anche il genere che ci ha consegnato alcuni dei più grandi blockbuster di tutti i tempi, e uno di quelli su cui le piattaforme streaming investono di più. Non fa eccezione Damsel, la nuovissima proposta fantasy di Netflix con protagonista una delle sue star per eccellenza, la Millie Bobby Brown di Stranger Things e Enola Holmes. Diretto dallo spagnolo Juan Carlos Fresnadillo (28 settimane dopo), questo fantasy medievale che inizia nel più puro stile Game of Thrones ci presenta l’evoluzione del classico tropo della "damsel in distress", Elodie, un’eroina guerriera rinchiusa nella grotta di un drago sputafuoco (dragonessa, per essere più precisi) dopo aver scoperto che il suo matrimonio era tutta una trappola. Nessun principe azzurro, in Damsel è Elodie ad affrontare le peripezie che scandiscono il viaggio dell’eroe. Proprio in occasione dell’uscita di questo interessante progetto, vogliamo consigliarvi altri 5 film fantasy da vedere su Netflix, storie con eroi ed eroine atipici, che vi conquisteranno per le loro narrazioni originali, la cura nella messa in scena e nella costruzione di mondi fantastici, in cui immergersi senza volerne più uscire. I Kill GiantsI Kill Giants è l’interessante film d’esordio di Walter Anders, che assume i contorni del racconto fantasy per trattare argomenti quanto mai umani: il lutto e il modo in cui lo affrontiamo. Basato sulla graphic novel di Joe Kelly e J.M. Ken Niimura, questo film fantasy disponibile su Netflix ha come protagonista Barbara (Madison Wolfe), una preadolescente che vive tra realtà e fantasia, o meglio, tra la delicatissima situazione famigliare e il bullismo di cui è vittima a scuola, e le

Cinemaserietv 5 MIGLIORI SERIE TV CHE PARLANO DI SESSO

5 MIGLIORI SERIE TV CHE PARLANO DI SESSO

Nel vasto mondo delle serie tv, c'è un fondamentale aspetto della vita al quale viene concesso sempre più spazio: il sesso. Negli ultimi anni, infatti, le piattaforme di streaming hanno spalancato i propri cataloghi a una nuova era di narrazioni che affrontano il tema della sessualità in modo aperto, onesto e, talvolta, provocatorio, offrendo prodotti adatti a tutti i gusti e a tutte le fasce di età. Ci sono show dedicati agli spettatori più giovani - come Sex Education - che esplorano l’argomento con grande sensibilità e un pizzico di umorismo, e altri pensati per chi è alla ricerca di racconti più passionali, come Sex/Life e You Me Her. Per guidarvi nella scelta della visione più giusta per voi, in questo articolo vi illustreremo quelle che, secondo noi, sono le migliori serie tv che parlano di sesso in circolazione. Pronti a esplorare il lato più intimo e appassionato dell’universo seriale? 1. Sex Education (2019 - 2023)Non potevamo che iniziare il nostro articolo sulle migliori serie tv che parlano di sesso con quello che, fin dal suo debutto su Netflix nel 2019, è diventato uno degli show di punta della piattaforma, teen drama amatissimo dai giovani (ma non solo) spettatori, arrivato nel 2023 alla sua quarta ed ultima stagione: Sex Education. Protagonista della narrazione è Otis Milburn (Asa Butterfield), adolescente britannico figlio di una scrittrice e terapista sessuale di fama internazionale, Jean (interpretata da Gillian Anderson). Dotato di innate abilità terapeutiche, il ragazzo - affiancato dalla determinata e ribelle compagna di scuola Maeve (Emma Mackey) - inizia presto a mettere a frutto queste sue capacità, avviando un’attività di consulenza sessuale nel proprio liceo, la Moordale Secondary School. Nel suo essere comunque un prodotto di intrattenimento, Sex Education ha il merito di sensibilizzare il pubblico sul tema della sessualità, fornendo semplici ma

Screenworld 5 FILM PREMIATI AGLI OSCAR DA RECUPERARE IN STREAMING SULLE VARIE PIATTAFORME

5 FILM PREMIATI AGLI OSCAR DA RECUPERARE IN STREAMING SULLE VARIE PIATTAFORME

Ci avviciniamo sempre di più alla cerimonia più chiacchierata e prestigiosa della settima arte: i Premi Oscar 2024, in onda la notte tra il 10 e l'11 marzo, chiuderanno definitivamente le porte di una stagione cinematografica coi fiocchi, carica di proposte interessanti e grandi successi. Quale modo migliore per prepararsi alla cerimonia, se non recuperando qualche vincitore interessante (e non troppo scontato) delle passate edizioni? I servizi streaming offrono anche questo, quindi ecco alcune scelte per tutti i gusti e per tutte le piattaforme che potrebbero fare al caso vostro!1. La La Land (Netflix, Prime Video, Rai Play)Non avrà vinto l'Oscar al Miglior Film (per un pelo), ma la perla di Damien Chazelle ha segnato un'epoca - se non ne siete convinti, riparliamone fra qualche anno. Il cult con Emma Stone (miglior attrice protagonista) e Ryan Gosling, ode al cinema, all'amore e a Los Angeles, è un must assoluto per qualsiasi cerimonia che si rispetti. Senza dubbio, un film da vedere almeno una volta nella vita per assaporare il gusto delle grandi opere - o semplicemente per caricarsi (ed emozionarsi) a dovere con le melodie jazz di Justin Hurwitz (miglior colonna sonora). A quasi dieci anni di distanza, La La Land acquisisce sempre più spessore culturale e può esser recuperato praticamente ovunque in queste settimane. 2. Toro Scatenato (Prime Video)Parlando di cult, eccone uno che difficilmente verrà dimenticato. Saranno passati più di 40 anni, ma il fascino e la potenza di Robert De Niro (miglior attore protagonista) e Martin Scorsese restano a testimonianza di un'opera intramontabile. Per i nostalgici del grande cinema dello scorso secolo, così come per i più giovani che potrebbero lasciarsi sorprendere da un film così iconico (premiato anche con l'Oscar al Miglior Montaggio), Toro Scatenato può essere un'occasione da non lasciarsi scappare. E per chi l'ha

Screenworld ASPETTANDO DUNE – I MIGLIORI FILM DI DENIS VILLENEUVE

ASPETTANDO DUNE – I MIGLIORI FILM DI DENIS VILLENEUVE

Un’attenta selezione delle pellicole di maggior impatto (e di maggior valore) del regista canadese, dall’esplorazione dei generi alla maturità fantascientifica.Dune – parte II è ormai pronto ad arrivare al cinema: dopo l’enorme successo del primo capitolo, capace di ricreare su schermo l’incredibile immaginario di Frank Herbert, l’epico progetto targato Warner Bros. potrebbe davvero portare alla definitiva consacrazione la carriera di un regista visionario come Denis Villeneuve. Non poteva quindi esserci occasione migliore per dare uno sguardo ai suoi lavori migliori (finora), ripercorrendo i passi di una carriera fin qui quasi impeccabile. Dopo anni di sperimentazione tra dramma e thriller, Villeneuve sembra aver trovato la sua dimensione nel raccontare mondi alternativi, che si tratti di storie sbalorditive o di adattamenti coraggiosi. Lo ha fatto con Blade Runner 2049 (che non apparirà in questa lista soltanto per una questione di varietà tematica), creando e distruggendo, poi lo ha rifatto con Dune. Il regista canadese può dire di aver coronato il suo sogno, ottenendo la possibilità di viaggiare in quello spazio infinito e misterioso che ha plasmato il suo modo di concepire il cinema - non a caso fra i suoi film preferiti ci sono 2001 e Blade Runner (quello originale). Questi cinque film racchiudono, tra la grammatica della messa in scena e un preciso dizionario stilistico, ciò che rende il cinema di Villeneuve tanto accattivante.La Donna che canta (2010)Uno dei primi successi del regista è un dramma in piena regola che ruota intorno ai legami, esplorando quanto ogni esistenza possa contenere mille vite o storie differenti. In questo film, due gemelli viaggiano verso il Medio Oriente per esaudire l’ultimo desiderio della madre da poco deceduta, tentando di ricomporre i pezzi di una vita colma di misteri. Un dialogo col dolore che non ha paura di accennare a importanti temi politici, con Villeneuve

Rael70 N.5 - LA MAESTRIA NEL CORTOMETRAGGIO:

N.5 - LA MAESTRIA NEL CORTOMETRAGGIO: "RETROSCENA" DI JOSCHKA LAUKENINKS.

Un anno e mezzo di lavoro, vincitore del New York Indipendent Film Festival (2017) e del Fastnet Short Film Festival (2017), a cui bisogna aggiungere altri premi vinti in tutto il mondo, il lavoro del regista amburghese Joschka Laukeninks (all'epoca ventisettenne !!!) è un gioiello di sintesi dell'Esistenza e delle emozioni umane di ognuno di noi. 17 giorni di riprese, più di sessanta persone che hanno lavorato per soli 8 minuti di visione ma questi minuti rappresentano una intera vita, ottanta e più anni in cui rivediamo tutto ciò che ameremo, tutte le esperienze che ci segneranno, tutto quello che impareremo, tutto quello che riusciremo a costruire, tutto quello che potremmo perdere, tutte le sconfitte e le poche vittorie, tutto quello che con noi nasce e con noi sparirà. Un gioiello di montaggio con una impressionante varietà di luoghi e situazioni, dove il protagonista non ha un viso (fino ad un certo punto) perché quell'uomo siamo noi e la sua identità diventa proprietà di tutti, di chiunque veda nel corto il film della sua vita. Regista di vari spot per la Mercedes, BMW, Audi, Volkswagen, Samsung, Axe e Barclayard, Laukeninks riesce nel miracolo di condensare tutto quello che necessiterebbe di giorni di racconto in un flash senza mettere in second'ordine le emozioni che, anzi, risultano amplificate per i pochi secondi che riusciamo a vederle e viverle. Bisogna fare tanto di cappello ad un lavoro che rimane un punto di riferimento su come un corto debba essere girato e su come si possa riuscire ad emozionare lo spettatore senza realizzare pellicole da due o passa ore (merito anche del sostegno tecnico della The Marmalade, casa di produzione del corto). Da vedere assolutamente.

Screenworld I MIGLIORI DOCUMENTARI E PROGRAMMI SU NETFLIX A TEMA RAP

I MIGLIORI DOCUMENTARI E PROGRAMMI SU NETFLIX A TEMA RAP

Sembra quasi che una vasta parte di popolazione non se ne sia accorta ma il rap è parte fondamentale e centrale di tutta l’industria musicale italiana. Sono di rapper gli album più venduti e ascoltati ogni anno, sono rapper gli artisti che vendono più biglietti per i loro concerti, sono rapper i cantanti che magari non vincono ma che monopolizzano i discorsi legati a Sanremo.E con un tempismo chirurgico arriva Nuova Scena, il rap show prodotto da Netflix con Fabri Fibra, Geolier e Rose Villain. Ma sul catalogo della piattaforma streaming, come vedremo di seguito, ci sono altri prodotti incentrati su questo fantastico genere.Rhytm + FlowRhytm + Flow è il primo reality/talent musicale originale prodotto da Netflix. Il programma vede tre giudici (Cardi B., Chance The Rapper e Tip “T.I.” Harris) chiamati a valutare rapper americani con voglia di emergere con in palio un montepremi da 250.000 dollari. Ad aggiungersi alle tre star vari ospiti che si alternano episodio dopo episodio. Nuova Scena è semplicemente la versione italiana di questo format, tanto che il nome integrale è proprio Nuova Scena - Rhytm + Flow Italia. Hip Hop RevolutionSe Rhytm + Flow, tanto nella sua versione americana quanto in quella italiana, è un prodotto legato all’attualità, Hip Hop Revolution è invece una porta d’ingresso per lo studio del genere. Una serie tv documentaristica di 4 stagioni che analizza, sin dalla sua nascita, il rap americano. Uno sguardo ravvicinato alle dinamiche sociali in cui si muovono i primi artisti fino alla ricerca delle ragioni dietro il successo. Con particolare attenzione alle parabole dei grandi nomi della storia hip-hop. Travis Scott: Look Mom I Can FlyNon conoscere Travis Scott è missione ardua anche per un pubblico non propriamente aggiornato come quello italiano, specialmente dopo la data milanese che ha letteralmente fatto tremare la

Cinemaserietv LE 5 MIGLIORI SERIE TV AMBIENTATE NELLO SPAZIO

LE 5 MIGLIORI SERIE TV AMBIENTATE NELLO SPAZIO

Che cosa c’è di più affascinante, di più misterioso, dello spazio profondo? Nella sua infinità il cosmo riunisce sogni e paure del genere umano, dalla necessità di scoperta alla convinzione che vi si nasconda qualcosa di sinistro e pericoloso. Per questo cinema e TV ne hanno fatto l’ambientazione ideale per storie di genere diverso, dall’horror al thriller, dal dramma alla commedia: nella lista che segue abbiamo deciso di spaziare (e scusateci il gioco di parole!), riunendo quelle che secondo noi sono tra le serie tv ambientate nello spazio migliori di sempre. 1.ConstellationIl catalogo Apple TV+ ci regala sempre nuove perle seriali, tra queste c’è Constellation, in arrivo nel mese di febbraio. In questa serie dalle premesse originali e stuzzicanti troviamo Jo, interpretata da Noomi Rapace, un’astronauta che al ritorno sulla Terra dopo una missione disastrosa scopre che qualcosa della sua vita è radicalmente cambiato: alcuni elementi, prima centrali nella sua esistenza, sono infatti scomparsi senza lasciare traccia. Che cosa è successo mentre era nello spazio? Una storia che vi catturerà fin dal primo episodio! 2.Battlestar GalacticaConsiderata un vero cult delle serie TV ad ambientazione spaziale, Battlestar Galactica è tra i prodotti del genere con la fanbase più accanita. Creata da Ronald D. Moore come remake della serie televisiva Galactica del 1979, la storie segue gli ultimi sopravvissuti del genere umano, in perpetua fuga nello spazio dai malvagi robot cyloni. Gli esseri umani cercano la salvezza sull’ultima nave spaziale da guerra, la Galactica, ma riusciranno a scappare per sempre? 3.For All MankindProseguiamo con For All Mankind, altra serie tv davvero particolarissima, disponibili sempre in catalogo Apple TV+. La narrazione parte da un presupposto molto semplice: che cosa sarebbe successo se la corsa allo spazio non fosse mai finita? Ci troviamo in presente alternativo, in cui l'Unione Sovietica ha battuto gli Stati