Jeune femme à sa fenêtre lisant une lettre di Jean-Claude Rousseau non è solo il suo primo mediometraggio, ma un'occasione per scoprire questo cineasta che Jean-Marie Straub ha definito, insieme a Frans Van de Staak e Peter Nestler, il più grande interprete in Europa. Con questa stampa appena restaurata c'è anche la possibilità di scoprire il rapporto tra l'arte della ripresa di Rousseau e il famoso dipinto di Jan Vermeer. Come scriveva Prosper Hillairet nel 1988, quattro anni dopo che Rousseau aveva terminato Jeune femme... (per la prima volta come lo conosciamo oggi): «Senza adottare lo spirito sistematico e la forma abituali del cinéma Structurel, Rousseau ci presenta immagini semplici e lascia è proprio questo. Mantiene l'immagine in mano. Un'espressione minimalista e ascetica del cinema: uno scatto che dura.»