I predatori (Film, 2020)

Anno: 2020 |
Valutazione: |
Genere: Dramma, Commedia |
Durata: 109 minuti |
Regia: Pietro Castellitto |
Attori: Pietro Castellitto, Giorgio Montanini, Massimo Popolizio, Manuela Mandracchia |
Trama:
Questa è la storia di due famiglie di estrazione completamente diversa, i Pavone e i Vismara in realtà sono proprio agli antipodi. Nuclei apparentemente opposti che condividono la stessa giungla, Roma. Un banale incidente farà sfiorare quei due poli. E la follia di un ragazzo di 25 anni li farà collidere, scoprendo le carte per rivelare che tutti hanno un segreto e nessuno è ciò che sembra. E che siamo tutti dei predatori.
Anno: 2020 |
Valutazione: |
Genere: Dramma, Commedia |
Durata: 109 minuti |
Regia: Pietro Castellitto |
Attori: Pietro Castellitto, Giorgio Montanini, Massimo Popolizio, Manuela Mandracchia |
Recensioni:
È l’esordio di un ex ventenne (all’epoca della scrittura del soggetto), classe 1991, post ideologico, post tutto. Anche post commedia all’italiana, da cui I predatori si tiene alla larga. Non c’entra nemmeno il Virzì di Ferie d’agosto, anche se la narrazione gira attorno a due famiglie, una, diciamo così, borghese e di sinistra, i Pavone, e l’altra, ridiciamo così, proletaria e di destra, i Vismara. Il racconto gioca, sì, sui tratti più eccentrici e grotteschi, ma senza sovrastrutture e soprattutto senza dialogo tra le due classi sociali. Ognuno rimane quello che è e Castellitto sembra permettersi una certa empatia con...
Secondo Pietro Castellitto I predatori è un film antiborghese, non un film antifascista. Ci sono i proletari fasci di Ostia che dietro l’aria da cafoni nascondono un po’ di umanità (e poco importa il gioco metanarrativo che dovrebbe stabilire una distanza ironica nella morale del film) e ci sono i ricchi intellettuali di Roma che nonostante facciano cose buone e giuste - curano malattie, girano film, studiano filosofia - rimangono immancabilmente stronzi. Più che un film “anti” qualcosa (e comunque non si capisce su quale base oggi come oggi un presunto proclama antiborghese dovrebbe avere valore in sé e per...
È l’esordio di un ex ventenne (all’epoca della scrittura del soggetto), classe 1991, post ideologico, post tutto. Anche post commedia all’italiana, da cui I predatori si tiene alla larga. Non c’entra nemmeno il Virzì di Ferie d’agosto, anche se la narrazione gira attorno a due famiglie, una, diciamo così, borghese e di sinistra, i Pavone, e l’altra, ridiciamo così, proletaria e di destra, i Vismara. Il racconto gioca, sì, sui tratti più eccentrici e grotteschi, ma senza sovrastrutture e soprattutto senza dialogo tra le due classi sociali. Ognuno rimane quello che è e Castellitto sembra permettersi una certa empatia con...
Secondo Pietro Castellitto I predatori è un film antiborghese, non un film antifascista. Ci sono i proletari fasci di Ostia che dietro l’aria da cafoni nascondono un po’ di umanità (e poco importa il gioco metanarrativo che dovrebbe stabilire una distanza ironica nella morale del film) e ci sono i ricchi intellettuali di Roma che nonostante facciano cose buone e giuste - curano malattie, girano film, studiano filosofia - rimangono immancabilmente stronzi. Più che un film “anti” qualcosa (e comunque non si capisce su quale base oggi come oggi un presunto proclama antiborghese dovrebbe avere valore in sé e per...
Anno: 2020 |
Valutazione: |
Genere: Dramma, Commedia |
Durata: 109 minuti |
Regia: Pietro Castellitto |
Attori: Pietro Castellitto, Giorgio Montanini, Massimo Popolizio, Manuela Mandracchia |