Petrel Hotel Blue parla degli amici Yoji, Yukio e Kohei che tentano una rapina a un veicolo. Yoji non si fa mai vedere, Kohei si arrabbia sulla scena e Yukio si prende la colpa per l'impresa fallita. Anni dopo, Yukio viene liberato dalla prigione e mette in atto un complotto di vendetta contro Yoji. Da questo punto, ci si potrebbe aspettare una storia di vendetta poco simpatica, in linea con il cinema d'essai asiatico dell'ultimo decennio, ma con Wakamatsu l'intrigo è una finzione. Yukio rintraccia Yoji nell'isolato hotel dell'isola che ora gestisce con una donna sensuale e silenziosa di nome Rika. Da questo ambiente desolato, letteralmente una sorta di nulla primordiale pieno di minacciosa sabbia vulcanica nera, la realtà si deteriora rapidamente. Aumentano le tensioni e le rivalità, si dicono cose, si uccidono persone, si abitano sogni, lo spazio e il tempo si sgretolano. Il catalizzatore di questa degenerazione e la causa dell'assenza di Yoji tanti anni fa è la stessa: Rika. E ha delle curve che ti faranno arrossire.