"Solo quando arriviamo a Habitat l'occhio errante dell'interlocutore di Ratté trova tregua in una forma curva a cascata immersa nel colore di un pallido tramonto. La rivelazione di questo habitat crea una serenità visiva raramente trovata nelle tremanti linee di feedback precedentemente impiegate in Il lavoro di Ratté. La semplicità e l'esattezza delle linee verticali che danzano sullo schermo in Habitat suggeriscono una sorta di arrivo trascendentale a una frequenza modulare quasi perfetta dove l'ingresso e l'uscita si armonizzano. Queste linee vengono tirate indietro come sipario per esporre ancora una volta l'orizzonte scintillante, questa volta delicatamente sfumato con uno spettro arcobaleno creato dalla saturazione del segnale con aumento della gamma." - Nicholas O'Brien