È stata la mano di Dio

Film - 2021
7,8
102.3K
È stata la mano di Dio è un film con Filippo Scotti, Toni Servillo, Teresa Saponangelo, Marlon Joubert, Luisa Ranieri Cast completo. Regia di Paolo Sorrentino. Titolo originale È stata la mano di Dio, durata 130 minuti. Genere Dramma.
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recensioni

Recensione di  Riccardo Paoli Riccardo Paoli
È stata la mano di Dio a me è piaciuto: mi ha emozionato.Non so se si tratti di un capolavoro o di un film sottotono rispetto ai precedenti di Sorrentino.Qualche critico sostiene che è un film più intimo, meno felliniano rispetto ad altri: ma sono cose che da spettatore mi interessano poco.A me è parsa una bella storia, di formazione, e non solo, dove assistiamo alla crescita del protagonista.Io ci ho trovato tutte quelle cose per cui mi piace vedere i film di Sorrentino: i suoi personaggi strampalati ed originali, la bella fotografia, i dialoghi.Mi è mancata qualche scena corale, come il ballo che apre La grande bellezza: però qui in sottofondo c'era Maradona... Accattatevillo, al cinema o su Netflix, perché merita. Leggi tutto
Recensione di  Il Buio In Sala - Giuseppe Armellini Il Buio In Sala - Giuseppe Armellini
Finale de La Grande Bellezza.Una bellissima ragazza bionda si gira verso quello che sappiamo essere il giovane protagonista.Un'istantanea.E' lei probabilmente quella grande bellezza che Jep poi ricercherà per tutta la vita, è lei quell'attimo cristallizzato per sempre nella sua testa.E' stata la mano di Dio.L'avvenente e problematica zia di Fabio ad un certo punto si ferma lungo il vialetto.Fabio la guarda, la vede scostarsi i capelli.Un'altra istantanea.Un altro attimo cristallizzato nel tempo, un attimo che accompagnerà per sempre Fabietto.Due scene minime, di quelle che se provi a raccontarle sono già finite, identiche.E tutte e due mostrate da Sorrentino in modo tale che siano LA scena, che siano il momento in cui qualcosa che era prima adesso più non è e qualcosa che verrà dopo deve ancora arrivare.La vita di due diciassettenni (sia ne La Grande Bellezza che qua), anzi, di un solo diciassettenne (perchè in quella scena a questo punto è facile immaginare che Jep fosse Paolo), la vita di due diciassettenni che hanno come momento di crocevia quello in cui una donna li guarda, un momento eterno in cui ci sono solo loro, solo lui e "lei".E' stata la mano di Dio, per me, non è grande come Le Conseguenze dell'amore o La Grande Bellezza.Perchè il primo è un film piccolo e perfetto e il secondo un film immenso e imperfetto (e nell'immensità ci deve essere l'imperfezione, non si può dare un limite all'immensità).Questo non è nè piccolo nè immenso, nè perfetto nè imperfetto, questo è un film vero, verissimo, che ambisce ad essere tanto (quasi tutto) ma senza l'arroganza e la magniloquenza de LGB.Sorrentino abbandona le sue non narrazioni, le sue non trame per tornare ad un cinema lineare, dritto come una spada, senza flash back, senza deviazioni, senza sottostorie.Ed è commovente come per raccontare la sua vita Leggi tutto
È stata la mano di Dio di  Federico Tyst Querin Federico Tyst Querin
«Non ti disunire.»Non di rado il cinema di Sorrentino offre battute ermetiche, che talvolta paiono più voler sorprendere che comunicare. La battuta a mio avviso centrale di È stata la mano di Dio è, invece, estremamente significativa. «Non ti disunire»: Sorrentino non si è disunito. L'ultimo lavoro del regista napoletano è fortemente coeso. Coeso in quanto autobiografico e, quindi, come insegna Bene, fittizio. Il racconto è quello del giovane Sorrentino: tormentato dalle fragilità dell'adolescenza e dalla tragedia familiare; abbandonato a sé stesso; alla ricerca di sé stesso. «Dobbiamo capire cosa vogliamo fare da grandi», dice Fabietto/Paolo al fratello Marchino, forse cercando di aggrapparsi ad un obiettivo per galleggiare e non affondare, più che per perseguirlo. È stata la mano di Dio è il Sorrentino più non-disunito degli ultimi anni. Certo, la narrazione si crogiola, di tanto in tanto, di quei momenti distaccati dalla trama squisitamente sorrentiniani, condensa narrativa che condisce spesso i suoi film costruendo una patina quasi misteriosa. Tuttavia, È stata la mano di Dio non si disunisce. Leggi tutto
Recensione di  Alma Alma
Non amo particolarmente Sorrentino e non so cosa mi abbia spinto ad andare al cinema a vederlo, con quel titolo poi...Invece mi è piaciuto tantissimo anzi di più, è arrivato dritto al cuore.Un film che per una volta non racconta di sogni infranti ma di desideri che si avverano, che mi ha trasportato in una Napoli malinconica e autentica ma soprattutto parla di cinema, allora non si può che amarlo.Scena finale SPOILER Fabietto alias Paolo su quel treno che lo porterà verso nuova vita dà un ultimo sguardo alla sua città, partono le note di Napule è di Pino Daniele.Fabietto è tempo di guardare al futuro.La commozione in sala è generale.Tanto cuore ❤ Leggi tutto

trama

Il diciassettenne Fabietto Schisa è un ragazzo goffo che lotta per trovare il suo posto nel mondo, ma che trova gioia in una famiglia straordinaria e amante della vita. Fino a quando alcuni eventi cambiano tutto. Uno è l'arrivo a Napoli di una leggenda dello sport simile a un dio: l'idolo del calcio Maradona, che suscita in Fabietto, e nell'intera città, un orgoglio che un tempo sembrava impossibile. L'altro è un drammatico incidente che farà toccare a Fabietto il fondo, indicandogli la strada per il suo futuro. Apparentemente salvato da Maradona, toccato dal caso o dalla mano di Dio, Fabietto lotta con la natura del destino, la confusione della perdita e l'inebriante libertà di essere vivi.

trailer

supporto fisico

DVD e Blu-Ray

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