Uno speculatore edilizio tenta in tutti i modi di mettere le mani sulle terre di un pastore. Perde le sue fortune giocando a scopa con lui. Il commendatore bavaglio, trafficone edilizio lombardo, irrompe come un elefante nella quiete del pastore laziale Baldo il quale vorrebbe squarciare la terra, da speculazione. L'ostilità del pigro di provincia è combattuta dall'invito a godere dell'ospitalità del corteggiatore e della sua casa borghese. Questo non basterebbe, ma le costolette di rustico inviate te le portano la signora Greta, moglie del Muso, e la figlia Paola, studentessa protestatrice professionista. Naturalmente la donna Baldo riceve numerosi favori che a poco a poco fanno intravedere un nuovo futuro. Il momento magico, però, che trasforma la Lazio è dato da una partita a ginestra, con la quale Baldo strappa ai lombardi le sue sorti diventandone socio alla pari.