Dal freddo

La strega, la sirena, il Valhalla.
Cioè The Witch, The Lighthouse, The Northman.
doro Eggers, è un autore raffinato, colto, preparato. Considero davvero suggestivo e intrigante, a tratti sublime, il modo in cui si rapporta alla complessità del Mito. Lo ha fatto in maniera egregia anche stavolta, seppure senza raggiungere la meraviglia e la potenza poetica dei primi due film (per me, il suo capolavoro resta The Lighthouse, opera di uno splendore travolgente). A ogni modo, per come la vedo io, The Northman è un grande film. Mi è piaciuto tanto, al netto di mancanze ed eccessi, che ho perdonato all’istante.

Condivido e comprendo ogni critica mossa a questo film, incluse le argomentazioni volte a sottolinearne incoerenze, forzature e contraddizioni. Sono tutte cose fondate, in qualche modo. Va bene così. Eppure, per me, siamo di fronte a un film che ha la sua identità. Così simile e così diverso, per esempio, da Il Primo Re, altro film meraviglioso sul tema del Mito, che per ovvie (?) ragioni ho sentito profondamente mio.

Eggers mi ha sedotto ancora una volta. Per me il “difetto” vero di The Northman è il suo essere meno metaforico e più didascalico di The Witch e di The Lighthouse (sì, avevo aspettative e pretese altissime, lo ammetto). Lì la narrazione era pura allegoria (in The Lightouse raggiunge vette forse interstellari), qui il racconto – che si muove su livelli pregevoli eh – si intorbidisce di didascalia. Non è metafora al 100%, ecco. Non so se mi spiego, ma in ogni caso resta un film di enorme valore.

Un racconto – fotografato in maniera stupenda – che mette in scena alcune delle variabili fondamentali della mitologia norrena, in maniera visivamente sublime e intellettualmente stimolante, a prescindere da alcuni innegabili passaggi non propriamente riusciti (che a me comunque non hanno fatto male).

Una storia di vendetta, di fuoco, di violenza, di destini che devono essere compiuti, di padri e di figli, di madri e di morte, di divinità e di lupi, di tempeste di fuoco che emergono dal freddo, di lacrime che contengono intere esistenze.