Questo è il decennio dell'Intelligenza Artificiale, una nuova fase della Tecnologia che porterà l'Umanità verso un futuro ancora non del tutto prevedibile.
Quanti film hanno affrontato questo argomento?
A pensarci bene sono parecchi i lavori che, utilizzando prospettive differenti, sono stati dedicati ad analizzare e descrivere questa nuova era: come non citare, per esempio, “A.I.” di Spielberg o “Ex-Machina” di Garland, “Blade Runner” di Scott o “Matrix” delle sorelle Wachowski, “Her” di Jonze o “Terminator” di Cameron , per non parlare dei recenti “The Creator” di Edwards o “I am Mother” di Sputore o anche “I robot” di Proyas e “Minority Report" di Spielberg o “Devs" di Garland oppure “Ghost in the Shell” di Sanders ma anche “Alien” di Scott.
Il “2001” di Kubrick è fuori lista in quanto talmente numerosi sono gli argomenti affrontati dal film che la parte riguardante Hal 9000 è solo un pezzo di un puzzle immenso e perfetto.
A questi si dovrebbero aggiungere tanti altri titoli che sto dimenticando ma nessuno di questi è mai riuscito a raccontare in modo così approfondito, analitico e scientificamente realistico cosa sia e cosa può diventare una IA.
Nessuno tranne “The Artifice Girl” scritto e diretto dal regista americano Franklin Ritch che con questo film vince il Cordillera IFF, il Fantasia Film Festival ma soprattutto il Trieste Science+Fiction Festival nel 2022.
Si tratta del secondo lungometraggio del regista ma, fin d'ora, si può considerarlo uno dei più intelligenti esempi di rappresentazione della IA nella realtà odierna, un lavoro che guarda avanti per spiegarci il presente che sta per arrivare.
Grazie ad un cast di grande livello dove emerge l'ottima interpretazione di Tatum Matthews nei panni di Cherry, la IA creata dal programmatore Gareth (interpretato dal regista), entrambi coadiuvati da Sinda Nichols nei panni dell'agente Deena e Amos (David Girard), collega di Deena, la storia cattura dai primissimi minuti l'attenzione dello spettatore e non lo mollerà fino alla fine.
Nella parte finale, entrerà in scena il grande Lance Henriksen (nella parte di Gareth ormai vecchio) che ci regalerà una performance davvero intensa.
Una IA è in grado di rispondere alla domanda “Ciò che stai facendo è giusto o sbagliato?”.
Su questo concetto si basa il film e il percorso, che si snoda attraverso tre capitoli (I-The Clearwater Kid, II-Singularity & Sockeye, III-Caro-Kann) sarà pieno di sorprese.
L'intero film non presenta scene all'aperto (tranne qualche flashback) e tutto si svolge sempre in ambienti chiusi e la storia inizia subito con una dose non indifferente di tensione: ci troviamo in una stanza per interrogatori della ICWL (una qualche organizzazione governativa) dove un ragazzo di nome Gareth sta per essere interrogato da Deena che sembra essere la responsabile della struttura in collaborazione con il sottoposto agente Amos.
I due vogliono sapere chi è veramente il ragazzo e di cosa si occupa e Gareth risponderà di essere un tecnico VFX che ha lavorato nella troupe di “Star Wars” per creare modelli 3D di attori già morti (il riferimento a Peter Cushing e Carrie Fisher non è casuale).
Deena non è affatto soddisfatta dalla risposta e mette pressione al ragazzo ma tutto questo sembra essere fuori luogo: cosa ha fatto di così grave Gareth da subire questa aggressione psicologica?
Non ci vorrà molto a scoprire che Deena e Amos stanno, da anni, portando avanti una battaglia contro i pedofili online e, soprattutto Amos, agisce sotto copertura nelle varie chat room sparse per la Rete: i due sospettano che Gareth sia uno dei tanti pedofili che stanno cercando da tempo ma hanno bisogno di prove per confermare le accuse, in primis hanno bisogno di conoscere il suo nickname.
Dopo tante domande, insistenze, minacce e pressioni psichiche, Gareth rivela il suo alias e scopre che Amos è uno dei soggetti con cui ha interagito in Rete all'interno delle chat…
Nel pc di Gareth sono state ritrovate svariate immagini pornografiche di minori e quindi il suo destino è segnato.
Sembra che la situazione stia volgendo a favore degli agenti e pertanto Deena mostra, come esempio della perversione del giovane, una foto di una bambina di circa 12 anni che è stata ritrovata nel suo pc e che è stata usata più volte da Gareth online.
Dopo la minaccia di arresto immediato se non collaborerà, la prospettiva dello spettatore nei confronti di Gareth cambierà: egli è un cacciatore di pedofili e usa l'immagine di quella bambina come esca per attirare i pervertiti ma, cosa ancora più sorprendente, quella bambina (di nome Cherry) non è reale, è un modello 3d in CGI da lui programmata…
Da qui parte il film che, concretamente, durerà 50 anni, praticamente tutta la vita di Gareth (che nella parte conclusiva sarà interpretato da Henriksen) e che porterà il trio (Deena, Amos e Gareth) ad unirsi nella lotta alla pedofilia usando Cherry ma fino a che punto ci si può spingere???
Come ho scritto, ne ho visti tanti di film che trattano l'argomento in questione ma il lavoro di Ritch rischia seriamente di diventare una pietra miliare relativamente a questo argomento.
Da vedere ad ogni costo.