Damian Mc Carthy è un regista irlandese che si è formato nella faticosa ma premiante palestra dei corti e dopo l'esordio del 2020 con “Caveat” ritorna nel 2024 con questo “Oddity” che ha vinto premi in vari festival: dal Motelx di Lisbona al prestigioso Overlook Film Festival di New Orleans, dal Galway Film Fleadh di Galway al SXSW Festival di Austin fino al NIFF di Neuchatel.
“Oddity” è certamente un gran bel film dove Horror e Thriller riescono a bilanciarsi in modo quasi perfetto e il merito è certamente del regista che è anche autore della sceneggiatura.
Gli elementi per realizzare qualcosa di grande tensione ci sono tutti: pochissimi personaggi, una location principale protagonista alla pari degli attori, un mistero da scoprire e degli elementi sovrannaturali che esploderanno al momento opportuno.
Più che le performance degli attori (una menzione speciale per Carolyn Bracken, ottima nella parte di entrambe le sorelle Dani e Darcy che hanno delle personalità alquanto differenti), quello che colpisce positivamente è la struttura della sceneggiatura decisamente più orientata al Thriller che non all'Horror in se ma che usando la magione, il buio, una donna sola e la fotocamera riesce a creare un contesto tipicamente orrorifico di ottimo impatto.
Non è un lavoro che si regge sugli jumpscare ma occorre dire che nella seconda parte ce ne sono abbastanza e per certi versi Mc Carthy qualcuno poteva anche risparmiarselo e forse avrebbe guadagnato una stella in più.
L'atmosfera creata dal regista è comunque di alto livello: c'è tensione psicologica, c'è sangue che scorre, ci sono elementi sovrannaturali ma ancor di più c'è la gestione del tempo: più ci si aspetta lo spavento improvviso e più esso tarda ad arrivare o semplicemente non si presenta affatto ed è qui che la tensione va alle stelle.
Lo schema della sceneggiatura mi porta a pensare a Paulo (se si esclude il tema sovrannaturale) mentre la mdp è usata con calma, senza sbalzi o giravolte e questo rende l'atmosfera ancor più elettrizzante.
Si candida seriamente ad essere uno dei migliori horror dell'anno (Longlegs permettendo).
Ah dimenticavo, il manichino di legno?
E' un MacGuffin o qualcos'altro: a voi la risposta.