N.21 - LA SAGA DI "ALIEN": STORIA, SIMBOLISMI E CURIOSITÀ (PARTE 12 DI 15: ALIENS: COLONIAL MARINES).

Continuando ad osservare rigidamente la cronologia narrativa, occorre necessariamente parlare del videogioco “Aliens: Colonial Marines” sviluppato dalla software house Gearbox e pubblicato dalla Sega nel 2013, inerente gli eventi accaduti dopo la fine di “Aliens” e poco prima l’inizio della storia narrata in “Alien³”.

Il videogioco risulterà essere un insuccesso anche e soprattutto per il suo travagliato sviluppo che causerà numerose critiche alla grafica e al gameplay (esattamente al contrario di quanto accadrà l’anno successivo con l’”Alien Isolation” della Creative Assembly), ma dal punto di vista squisitamente narrativo spiega molte cose che nel film di Fincher non erano chiare.

 

Come sempre invito a non procedere nella lettura se non si sono visti “Aliens” e “Alien³”.

Il gioco inizia con un videomessaggio inviato dal Caporale Hicks: “Caporale Dwayne Hicks, richiesta di assistenza. La mia unità ha subìto molte perdite su LV-426. Mi serve immediata assistenza a bordo della USS Sulaco. Unici sopravvissuti: io, due femmine di razza umana, una delle quali è una bambina e un sintetico pesantemente danneggiato. Tutti i Marine Coloniali in missione su LV-426 sono da considerarsi KIA. Ripeto: tutti Marine Coloniali in missione su LV-426 sono da considerare caduti in battaglia.”

Siamo nel 2180 e ci troviamo all’interno della nave “Sephora” dove viaggia un battaglione di marines coloniali verso il pianeta LV-426 per prestare soccorso ad un messaggio inviato dal Caporale Hicks ben 17 settimane prima.

Arrivati nei pressi del pianeta i marines scoprono che la “Sulaco” è anch’essa in orbita e questo fatto è molto strano dato che l’ultima volta era stata avvistata vicinissima al pianeta Fury-161 e pertanto, dopo aver attraccato alla nave, un gruppo di Marines entra dentro la “Sulaco” per indagare ma poco dopo il gruppo viene assalito da alcuni xenomorfi che mietono alcune vittime.

Indagando, i Marines superstiti scoprono che dei mercenari assoldati dalla Weyland-Yutani hanno preso il comando della “Sulaco” e hanno allevato degli xenomorfi per poterli studiare.

Non ci vuole molto affinché i due gruppi si scontrino e ciò determina la distruzione di entrambe le navi: il Comandante dei Marines Cruz, il Caporale Winter e soldati O’Neill e Bella insieme all’androide Bishop e al pilota Lisa Reid fuggono con la navicella di salvataggio e atterrano su Acheron (LV-426) entrando dentro quello che rimane della struttura coloniale di Hadley’s Hope, quasi totalmente distrutta dall’esplosione vista in “Aliens”.

Cruz ordina a tutti di rimanere dentro la colonia e di resistere in attesa dei soccorsi mentre, nel frattempo, Winter scopre una razza di xenomorfi che reagiscono solo al suono e al movimento e che si difendono esplodendo in modo suicida uccidendo con il loro acido.

Cruz intanto scopre che la Compagnia sta interrogando un superstite della Sulaco e il Comandante vuole scoprire chi sia il misterioso personaggio.

Da alcune registrazioni, i Marines scoprono che la Weyland-Yutani, dopo la prima infezione di Hadley’s Hope, era tornata su Acheron e aveva costruito una struttura vicina all’astronave aliena per analizzare e scoprire quanto più possibile sulla tecnologia aliena (fatto ignoto a Ripley e ai Marines di “Aliens”).

Successivamente viene svelato il mistero: il prigioniero della Compagnia è il Caporale Hicks ma la sua presenza come si spiega dato che in “Alien³” era morto?

 

E’ proprio Hicks a spiegare il tutto: dopo la morte della Regina i tre sopravvissuti si sono immessi nelle capsule per l’ipersonno ma quando la “Sulaco” era vicinissima a Fury-161, la nave è entrata in modalità emergenza in quanto i mercenari della Compagnia erano riusciti ad attraccare illegalmente (tramite la nave “Legato”) e lui che era l’unico Marines dei tre sopravvissuti è stato risvegliato dal computer centrale della “Sulaco” per poter intervenire.

Appena svegliatosi, Hicks vede Ripley con un facehugger sul viso e non può far nulla; subito dopo tramite l’aiuto del Marine Samwell Stone (che è presente sulla “Legato” e che è stato preso dalla Compagnia, a sua insaputa, per essere utilizzato come cavia) e un suo amico, viene tolto dalla capsula ma l’arrivo dei mercenari determina una sparatoria che attiva la modalità emergenza della “Sulaco”…

 

Le capsule di Ripley e Newt vengono automaticamente lanciate e precipitano su Fury-161 insieme alla capsula di Hicks dove è rimasto incastrato l’amico di Stone che quindi precipita anch’esso sul pianeta e assume, suo malgrado, l’identità di Hicks.

Dopo una strenua battaglia contro i mercenari e gli xenomorfi, Stone e Hicks riescono a trovare un’altra capsula di salvataggio e atterrano su Fury-161 nello stesso momento in cui Michael Weyland assiste al suicidio di Ripley.

La compagnia riesce ad agguantarli e ritornati ad Acheron, Weyland si sbarazza subito di Stone.

Il Dottor Rick Levy, dipendente della Compagnia, ha pietà delle torture che sta infliggendo al Caporale su ordine di Weyland e decide di liberarlo.

I due fuggono verso la struttura costruita vicino alla nave aliena e dopo aver superato numerosi Xenomorfi, tra cui una seconda Regina, decidono d’inviare un messaggio alla Terra per informare tutti di quello che è accaduto e che sta accadendo.

Weyland insieme ai suoi mercenari riescono a distruggere il ripetitore della stazione di trasmissione e dell’intero messaggio di Hicks la parte che viene trasmessa è quella che viene mostrata all’inizio del gioco. Hicks verrà catturato e quindi interrogato mentre il Dottor Levy, quasi certamente, verrà giustiziato.

 

Ritornando a Cruz, Hicks rivela che nella struttura di ricerca Origin c’è una nave, la “Resolute” che è più veloce della luce e che è di proprietà privata della Compagnia. Dopo aver respinto l’ennesimo attacco degli Xenomorfi, Cruz decide di attaccare la struttura per cercare di prendere possesso della “Resolute” ma l’obiettivo fallirà.

Winter, O'Neal, Reid, Bishop e Hicks trovano Michael Weyland ma Hicks capisce che è un androide usato dalla Compagnia come esca e lo uccide senza troppi problemi. Bishop, intanto, cerca informazioni e collegandosi a Weyland afferma di avere scoperto tutto, dando così la possibilità ai Marines di sfidare e battere la Weyland-Yutani una volta per tutte ma, ahimé, il gioco termina qua.

 

“Aliens” e “Alien³” sono definitivamente e canonicamente uniti ma c'è qualcosa che rimane in sospeso: Hicks è ancora vivo ?