Una Nikole Kidman solitamente ai miei occhi troppo algida e distaccata risulta perfetta nella parte di questa moglie alla ricerca del proprio figlio scomparso in una Hong Kong nel pieno delle sue recenti crisi e rivolte; expat significa espatriato, e in questo caso gli espatriati della storia sono, in particolare, le mogli di questi mariti danarosi e spesso assenti, e la loro vita fatta di lussi e di servizi inaccessibili alle popolazioni locali.
Uno spaccato di Hong Kong realizzato con molta cura e attenzione, per una storia avvincente e toccante.
Ottima regia, sceneggiatura convincente, recitazioni ottime.
Ovviamente il suo meglio, se si può, è in lingua orginale.