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Violento Natal, cruento Natal, farà un po' mal

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Ma quale "Una poltrona per due", Natale è ormai alle porte, e qualche pellicola un po' in contro tendenza, potrebbe portare in dono la morte. 
C'è sempre un'altra possibilità, basta crederci sul serio. Se dovessi riassumere in una frase il significato che mi ha comunicato questa storia particolare, beh, senza ombra di dubbio, lo racchiuderei in queste poche parole. Non importa quanto marciume, quanto delirio ci giri attorno, si può sempre rimediare, e anche quando tutto sembra perduto, non si sa mai, all'improvviso, un miracolo può arrivare.  A conti fatti, questo è il titolo adatto per celebrare al meglio l'ormai sbiadita festività, ricca fin troppo di consumismo, superflua ipocrisia, e altre migliaia di banalità.

 

La scelta del Santa Claus è oltremodo azzeccata, David Harbour è strepitoso nell'interpretare un babbo Natale irriverente, scazzato, disilluso, e sboccato, un uomo che non crede più a niente, e trascina il suo operato per abitudine, mestamente rassegnato. Ma, l'imprevisto è in agguato, e quando si troverà in una mega villa assaltata da feroci rapinatori, non riuscirà a voltare le spalle a Trudy, una bambina che è presente nella sua lista dei buoni. E così, comunicando via walkie talkie, sarà proprio lei a spronarlo, e a fargli riacquistare la fiducia in sé stesso. Un crescendo interessante in cui David passerà da uccidere goffamente con puntale luccicante, a tirare micidiali martellate con la furia di un valido combattente. (Già, perché il nostro Santa, in passato, è stato un guerriero vichingo di tutto rispetto). La sveglia bimbetta si rivelerà una complice provetta, e grazie alla fresca visione di "mamma ho perso l'aereo", seminerà trappole a profusione.


Tuttavia, il grosso dello show lo porta avanti Harbour, vomitando dalla slitta dopo essersi ubriacato, rimproverando le renne e minacciandole di farne uno stufato, lottando e uccidendo i cattivi senza pietà, alternando scene di azione e violenza a momenti di pura ilarità.
Gli altri personaggi funzionano, pur ruotando intorno a lui, e danno comunque vita ad alcune gag esilaranti. (Fantastica Mitra suri che si rifiutata di toccare le parti basse di un ostaggio, ma è pronta a scoperchiargli il cervello in un battibaleno).

 

"Il Natale muore stanotte"

Il Natale sta per morire. No, se ci credi per davvero. Consiglio di prestare attenzione a questo passaggio, seguirà la scena migliore del film. Che altro posso aggiungere, se non che Virkola alla regia fa un solido lavoro, e la sceneggiatura riesce a dipingere bene questa famiglia arrivista, con la bellissima Beverly D'angelo nei panni della matriarca spietata. 
Uno pseudo influencer disastroso, e un aspirante attore a caccia di finanziamenti fanno da contorno brioso a questa favola gore, che tra copiose mazzate e sanguinolente uccisioni, non potrà fare a meno di farvi sorridere, e perché no, di provare delle emozioni.