Seguito di The Collector, diretto sempre da Marcus Dunstan. Avevamo lasciato Arkin, (Josh Stewart), rapito dal famigerato killer mascherato.
Lo ritroviamo rinchiuso in quella scatola, liberato da Elena, una ragazza che, recatasi a una festa segreta, dopo un litigio si allontana e finisce proprio in quella stanza. La liberazione innesca un meccanismo micidiale, pronto a evolversi in un massacro fatale.
Elena riesce a scamparla, ma finisce per essere la nuova prigioniera del collezionista, mentre Arkin, fugge, ma verrà rintracciato da un gruppo di mercenari al soldo del padre della ragazza, che lo obbligheranno ad aiutarli per scovare il nascondiglio del malfattore.
Rispetto al primo capitolo, molto ricco di tensione, qui viene dato ben più spazio a un gore esagerato, incappando credo volutamente in una mancanza di logica reale, che tuttavia, non è poi così male. Dunstan, autore di alcuni script di Saw, lo omaggia con trappole squisitamente deliranti, e strizza l'occhio a Hellraiser con un'atmosfera surreale e con la maschera in pelle del villain stile cenobita.
Un pelo inferiore a The Collector, però, grazie all'ottimo splatter, la visione risulta comunque soddisfacente per chi, come me, è amante di una sublime violenza esagerata, e anche un po'amplificata.