Recensione di   Ignazio Venzano Ignazio Venzano

Nelly e Mr. Arnaud

(Film, 1996)

Uno degli ultimi film firmati da Claude Sautet (1924 - 2000). Nelly è ancora giovane, sposata da un anno, durante il quale ha mantenuto il marito disoccupato. Monsieur Arnaud è un gentile signore attempato, già giudice e poi uomo d'affari, separato da anni e deciso a pubblicare un suo libro di memorie. Ricco e generoso, conosce casualmente Nelly, a cui offre di pagare l'affitto arretrato e di lavorare per lui per la definitiva revisione del suo libro. Molti gli sguardi, molti i sentimenti inespressi, essenziali i dialoghi. Ci sarà un solo abbraccio e una sola leggera carezza sulla schiena di Nelly addormentata. Tutto il resto rimane nel non detto, per i più diversi motivi, dall'imbarazzo iniziale al ritegno dovuto alla differenza di età e di esperienze di vita. Nelly lascia quasi subito il marito, si invaghisce dell'editore del libro, forse sarebbe disponibile ad aprirsi di più con mr. Arnaud, il quale da parte sua probabilmente desidera di più. Ma lui,  sia per la sua storia personale, sia per la sua carriera, sa come i sentimenti possono svilupparsi e ingannare. E' inoltre  ancora in affari con la moglie, che incontra periodicamente. Il sentimento più che l'azione gioca così un ruolo centrale, le storie dei due protagonisti sono destinate probabilmente a rimanere  divise. Il regista ci ha lasciato un prodotto di grande qualità visiva con una trama che si sviluppa logicamente in ambienti ben curati. I due attori protagonisti, Emmanuelle Béart e Michel Serrault, sono stati capaci di gestire espressioni e gesti contenuti come dovuto: la storia di ciascuno è piena di cose pensate ma non dette. Se c'è un  messaggio, esso sta nel fatto che anche la solitudine costa, così come è impegnativo legarsi ad altri. Esempio magistrale di come le immagini in movimento possono servire anche a inquadrare e fissare ciò che sta dietro, guidando lo spettatore a una visione non superficiale.