Un altro film francese originale e inconsueto. Stavolta c'entra, e molto, la matematica. Chi scrive non conosceva la congettura di Goldbach, uno dei più vecchi problemi matematici irrisolti. Si parte da qui, nel senso che una giovane ricercatrice promettente crede di aver trovato la soluzione, ma è sufficiente che durante la presentazione si scopra un solo difetto, e tutto va all'aria. Anche Margherita dunque, la nostra protagonista, decide di fare dell'altro. Succedono poi varie cose, compreso il fatto che anche chi si dedica alla matematica, non sembra, ma ha un cuore. Che maturerà, probabilmente, insieme alla ripresa della questione lasciata in sospeso: sì, perché chi è serio non abbandona mai ciò che gli si è piantato nell'intelletto, finché non  trovi una via di uscita. E certo la matematica non perdona, e qui parliamo di matematica pura, quella cioè che si alimenta solo delle proprie formule, che devono essere assolutamente coerenti e logiche. Di qui le molte lavagne e i troppi  muri di casa (anche quelli) riempiti di formule. Risulta su Internet che la congettura di Goldbach, come si diceva all'inizio, sia tuttora irrisolta. E' dunque probabile che in tutte le formule che vediamo nel film dopo il primo errore, contengano anch'esse qualche errore. Ma non importa nulla, il film è godibilissimo anche da parte di chi di matematica non sappia nulla. La storia si segue molto bene, ogni tanto con una leggera musichetta stuzzicante, ci sono diversi colpi di scena, fino al gran finale. Ella Rumpf interpreta ottimamente Margherita, che richiedeva serietà di fondo e una certa disponibilità all'avventura (diciamo pure che è una studiosa di matematica un po' particolare) , credibile proprio perché nemmeno i matematici sono tutti uguali, ed anzi ce ne sono certamente anche di arguti e incoscienti.