Uno dei tanti film "Gloria", in questo caso storia molto americana, in cui la protagonista, divorziata e con due figli ormai indipendenti, è alla ricerca di ciò che difficilmente troverà, ossia un rapporto affettivo soddisfacente. La base della sua ricerca sono i locali notturni, dove si reca a ballare. Talvolta incontra qualcuno più interessante, stavolta c'è una storia con un amante che però non riesce a troncare del tutto con la sua precedente famiglia. Il ballo, il bere, la guida più o meno spericolata sono il segno della libertà. Julianne Moore e John Turturro sono decisamente in parte, e il film ha una solida realizzazione. Il problema è che è pur sempre l'ennesima ripetizione di un problema senza vie di uscita. Almeno negli USA, e comunque in queste condizioni di vita. In altre parole, questa Gloria, come altre già viste, non sembra capace di scegliere qualcosa di diverso, che possa cioè riorientare la sua vita, rimane sempre entro lo stesso orizzonte. Simbolo, in fondo, di una società con valori limitati.