Il risveglio un po’ assopito della Forza

Non voglio entrare nel merito del settimo episodio della saga di Star Wars. Il risveglio della Forza mi è piaciuto anche se sembra un reboot del quarto episodio, Una nuova speranza. Nonostante il risveglio sia stato un po’ assopito del film non butterei (quasi)nulla. Con questo commento voglio semplicemente (e brevemente) soffermarmi su due aspetti che mi hanno fatto riflettere.
Il primo riguarda un aspetto formativo. Infatti, quello che hanno trasmesso i precedenti film della saga è che, anche se sei un prescelto, devi lottare, sudare e allenarti per diventare un eroe (a volte non sai nemmeno di esserlo). In questo film questo sembra non accadere. Rey si ritrova una buona padronanza della Forza senza sapere nemmeno cosa fosse. Il risveglio della Forza sembra proprio un film figlio dei nostri tempi in cui, spesso, si vuole ottenere il massimo risultato con il minimo sforzo (alcuni non vogliono nemmeno sforzarsi).
Il secondo aspetto riguarda un episodio che ha sconvolto i fans di Star Wars: la morte di Han Solo. Questo fatto sembra sconvolgere più per la morte del famoso personaggio piuttosto che questo sia stato ammazzato dal proprio figlio. Questo passaggio del film mi ha lasciato di stucco: i vecchi eroi muoiono per fare spazio ad eroi più giovani. I primi resteranno nei ricordi e nei cuori di chi li succederà. Tuttavia, un ricambio generazionale deve esserci; un ricambio che spesso dimentichiamo essere naturale. Lo soffochiamo credendoci eterni e sempre in forma ma non è così.
Sudore e morte fanno parte della vita e dobbiamo ricordarcene ogni giorno, non per essere stoici ma per godere con la pienezza di uomini i frutti che la vita ci dona.