Da vedere perché: il film sportivo, un vero e proprio genere. Qui di sport in realtà c’è poco, ma c’è in compenso tutto il resto, a partire dalla voglia di riscatto che tutti nella vita dovrebbero prima o poi avere.

Oscar come miglior film e migliore sceneggiatura (di un giovane ed al tempo sconosciuto Sylvester Stallone, in un film che ha più di uno spunto autobiografico, come sarà poi anche per Rocky Balboa); anche se altri film della saga, per ragioni diverse, hanno motivi di interesse, a questo non arrivano nemmeno a lacci degli stivaletti…