A Ridley Scott una chance va sempre data, visto tutto quello di bello che ci hai regalato ed il fatto che resta comunque un regista in grado di creare momenti interessanti anche nei suoi film meno riusciti.
Detto questo, il film interessa ma non appassiona nonostante una ricerca insistita dell'aspetto melodrammatico della vicenda fin troppo presente nella recitazione degli attori (a parte Adam Driver molto bravo e misurato) e delle musiche, in cui una grande ruolo è giocato dalla musica lirica, proprio a volere cercare con insistenza il carattere dinastico ed "italiano" della storia (visto però con gli occhi deformanti del regista straniero; vd. ad esempio Hannibal).